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Elezioni comunali, le regole della doppia preferenza per votare i candidati

Domenica 3 e lunedì 4 ottobre, gli elettori che si recheranno alle urne per le elezioni nei Comuni con più di 5mila abitanti, potranno votare avvalendosi del meccanismo della doppia preferenze di genere. Accanto al simbolo della lista scelta, infatti, potranno indicare i nominativi di due candidati al Consiglio comunale purché si tratti di un uomo e di una donna.
A cura di Giuseppe Pastore
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In vista del voto per le elezioni comunali del 3 e 4 ottobre, i cittadini avranno la possibilità di esercitare la doppia preferenza di genere, esprimendo fino a due preferenze per i candidati al Consiglio comunale. Gli elettori, infatti, oltre a votare per un candidato sindaco possono anche indicare due candidati ai seggi del Consiglio a patto che siano appartenenti alla stessa lista e di genere diverso. La doppia preferenza è stata introdotta nel sistema elettorale nel 2013 (dalla legge n. 215 del 2012) per rendere effettivo il principio della parità tra generi e per promuovere il riequilibrio della rappresentanza di genere nelle amministrazioni locali dei Comuni con più di 5mila abitanti. Infatti, l'articolo 73, comma 3, della Testo unico degli enti locali prevede che:

Ciascun elettore può esprimere, nelle apposite righe stampate sotto il medesimo contrassegno, uno o due voti di preferenza, scrivendo il cognome di non più di due candidati compresi nella lista da lui votata. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l'annullamento della seconda preferenza.

La possibilità di esprimere una doppia preferenza è valida per l'elezione dei componenti dei Consigli comunali e municipali e dal 2010 anche per quella dei consiglieri regionali. In tutti i casi, gli elettori hanno la facoltà di votare per due candidati della stessa lista scrivendone i nominativi nello spazio affianco al simbolo che intendono barrare. Il meccanismo della doppia preferenza, essendo pensato per promuovere la rappresentanza delle donne in politica, richiede che i due voti siano accordati a un uomo e una donna. In caso contrario, infatti, la seconda preferenza espressa sarà annullata. La doppia preferenza, inoltre, può essere esercitata anche nel caso in cui si ricorra al voto disgiunto. In questo modo, i cittadini che vorranno votare per un candidato sindaco e per una lista a lui non collegata, potranno comunque esprimere due preferenze di genere diverso all'interno di quella lista, barrandone il simbolo e indicando i nominativi dei candidati.

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