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Deroghe alle chiusure se la campagna vaccinale procede bene, ma le Regioni sono senza dosi

Nell’ultimo decreto Covid approvato dal governo sono previste delle deroghe per le zone rosse e arancioni in quei territori dove la diffusione del virus è particolarmente bassa e dove la campagna vaccinale procede speditamente. In altre parole, prima di parlare di riaperture è fondamentale che si siano messe in sicurezza le fasce più vulnerabili della popolazione, come anziani e categorie fragili. Al momento, però, il piano vaccini non sembra procedere in questa direzione e ci sono Regioni che hanno annunciato la sospensione della campagna vaccinale se non arriveranno immediatamente più dosi.
A cura di Annalisa Girardi
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Nell'ultimo decreto Covid, che sospende la zona gialla fino a fine aprile, si prevedono delle deroghe alle zone arancioni e rosse (che devono comunque seguire una delibera del Consiglio dei ministri) in quei territori dove l'andamento dell'epidemia lo permette, ma anche dove la campagna vaccinale procede speditamente. In altre parole, per parlare di riaperture, non serve solo una bassa diffusione del contagio, ma bisogna anche aver assicurato la protezione delle categorie più vulnerabili, come gli anziani e le persone fragili. Al momento, però, la campagna vaccinale non sembra andare esattamente in questa direzione.

I dati sulle vaccinazione effettuate, oltre a mostrare delle importanti differenze regionali, ci dicono che il nostro Paese è indietro sull'immunizzazione di massa. È ancora elevatissima la percentuale di anziani che deve completare il ciclo vaccinale e sulle categorie fragili, di fatto, mancano i dati. Il problema di fondo rimane lo stesso: non ci sono abbastanza dosi. Nonostante negli ultimi giorni si siano raggiunti nuovi picchi per quanto riguarda i vaccini somministrati in un solo giorno (282 mila dosi il 31 marzo), l'obiettivo di 300 mila dosi al giorno previste dal piano nazionale per fine marzo non è stato raggiunto.

E sembra quindi ancora lontano il traguardo di mezzo milione di somministrazioni quotidiane, promesse dal commissario straordinario per l'emergenza, il generale Francesco Figliuolo. Che nelle ultime ore ha annunciato l'arrivo di 1,3 milioni di dosi Pfizer. Tuttavia potrebbero non bastare e diversi governatori stanno già annunciando che se non arriveranno le dosi previste si troveranno costretti a sospendere la campagna di vaccinazione.

Difficile quindi pensare alle deroghe sulle riaperture, dal momento che queste sono direttamente connesse con l'andamento delle vaccinazioni. Più probabile che, alla fine, tutto il Paese rimanderà la discussione al prossimo decreto-Covid, previsto per maggio. Sperando che per allora si sia riusciti a mettere in sicurezza la fascia più fragile della popolazione. "Dobbiamo ancora accelerare, perché il vaccino è la vera strada per superare questa stagione così difficile", ha sottolineato il ministro della Salute, Roberto Speranza.

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