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Covid, Casellati contro la proroga dello stato d’emergenza: “Abbiamo bisogno della verità”

La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, chiede al governo di chiarire per quale motivo voglia prorogare lo stato d’emergenza per il Covid-19 fino al 31 gennaio: “Abbiamo bisogno di verità. Gli italiani sono stanchi di oscillare tra incertezze e paure, in una confusione continua di dati che impedisce tra l’altro di programmare il lavoro”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, chiede chiarimenti al governo sulla proroga dello stato d’emergenza per il Coronavirus al 31 gennaio. In un’intervista al Corriere della Sera, Casellati afferma: “Abbiamo bisogno di verità, non si può oscillare tra incertezze e paure. Sulla proroga, prima di tutto occorre avere informazioni corrette, senza nascondere i risultati del Comitato tecnico. Se non abbiamo accesso alle informazioni, non possiamo dire nulla. Abbiamo bisogno di verità. Gli italiani sono stanchi di oscillare tra incertezze e paure, in una confusione continua di dati che impedisce tra l’altro di programmare il lavoro”.

Un nuovo lockdown, per la presidente del Senato, potrebbe avere conseguenze drammatiche: “Penso che il Paese non sia in grado di sopportare un nuovo lockdown. Socialmente ed economicamente. Vedo solo la necessità di essere severi nel far rispettare le regole. L’allarmismo non serve, non aiuta a controllare la pandemia e crea solo sfiducia. Al contrario dobbiamo sostenere il ritorno alla normalità secondo due parole d’ordine che ci dovranno accompagnare nei prossimi mesi: responsabilità e coraggio”.

I casi di Covid al Senato

Casellati sa bene che l’emergenza sanitaria “non è finita e non lo sarà fino a quando non avremo un vaccino o una cura specifica”. E parla anche dei lavori di Palazzo Madama dopo i due casi positivi tra gli esponenti del Movimento 5 Stelle: “Il Senato non si è mai fermato, neppure nei momenti più acuti della pandemia. Ho semplicemente sospeso per un giorno le attività delle commissioni per fare accertamenti richiesti dai protocolli sanitari. Abbiamo dimostrato che con cautela e responsabilità si può e si deve continuare a lavorare e io ritengo che il Senato debba farlo nella sua sede istituzionale. Capisco le ragioni dell'emergenza, ma non vorrei che tra proposte di democrazia diretta, appelli al voto a distanza e ricorso continuo ai decreti legge si finisca per abbattere il Parlamento e quindi la democrazia rappresentativa”.

Recovery Fund, per Casellati rischio diventi pistola ad acqua

Altro tema affrontato è quello del Recovery Fund: “Mi preoccupa molto. Sapevamo che a luglio l'accordo ci vedeva destinatari di 209 miliardi. Ma oggi ci troviamo di fronte all'ennesima discussione tra Paesi frugali e non e al dubbio se queste somme arriveranno, quando e a quali condizioni. È incredibile! Sembra di essere nel gioco dell'oca: si torna alle posizioni precedenti”. Il timore è che quello che dovrebbe essere un bazooka diventi invece una “pistola ad acqua”. E sulle risorse destinate all’Italia e la linea del governo prosegue: “Non c’è una visione strategica del Paese, una visione lungimirante del futuro e dello sviluppo. Si mettono delle toppe, ma in realtà non ci si occupa dei veri problemi la cui soluzione identifica una chiara linea politica”.

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