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Codice della strada, arriva proposta di legge per abrogare norme su multe facili e autovelox

I deputati di Forza Italia in commissione Trasporti, capeggiati da Simone Baldelli, hanno presentato una proposta di legge che punta ad abrogare tutte le nuove norme sul Codice della strada introdotte attraverso il dl Semplificazioni. L’obiettivo è quello di cancellare le nuove misure che permettono ai comuni di fare più multe e di installare gli autovelox in città.
A cura di Stefano Rizzuti
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Una proposta di legge per abrogare le modifiche al Codice della strada apportate dal decreto Semplificazioni. A presentarla è il gruppo di Forza Italia in commissione Trasporti alla Camera, capeggiato da Simone Baldelli: la richiesta è quella di eliminare tutte le norme da poco approvate, a partire da quelle che permetteranno ai comuni di sanzionare più facilmente i cittadini con quelle che vengono definite “multe selvagge”. A spiegare le motivazioni di questa richiesta è lo stesso Baldelli, attraverso un tweet nel quale evidenzia i rischi delle norme introdotte dal dl Semplificazioni e con cui rivolge un chiaro avvertimento al governo: “Fermatevi”. Baldelli scrive: “Le modifiche al Codice della strada introdotte dalla maggioranza nel decreto semplificazioni porteranno una tempesta di multe, a cui vorrebbero aggiungere l'aumento delle accise sul gasolio. Sono esattamente le ragioni che hanno scatenato la rivolta dei Gilets Jaunes” in Francia.

La proposta di legge per abrogare le norme sulle multe

La proposta di legge presentata da Forza Italia e visionata da Fanpage.it parte dal presupposto di “dare un seguito” al monito del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale ha ritenuto quelle norme del dl Semplificazioni estranee al provvedimento e per questo incongrue. La proposta chiede di modificare l’articolo 49 del decreto, che interviene su 15 articoli del Codice della strada. Secondo i proponenti, il testo appena presentato ha l’obiettivo di abrogare le “norme introdotte dal Senato in palese violazione dell’articolo 77 della Costituzione”, rimuovendo “il vulnus inflitto all’ordinamento costituzionale”. Si tratta – scrivono i proponenti – di un “atto dovuto nei confronti dei cittadini, volto a ripristinare la certezza del diritto e a scongiurare il rischio che siano inflitte sanzioni sulla base di una disciplina approvata in evidente costante con la nostra Costituzione”.

La proposta chiede di abrogare i commi 5-ter, 5-quater, 5-quinquies, 5-sexies, 5-decies, 5-undecies, 5-duodecies, 5-terdecies dell’articolo 49 della legge 11 settembre 2020 n. 120. Si specifica, inoltre, che le norme abrogate non debbano avere valore neanche prima dell’eventuale approvazione di questa proposta di legge: “Sono nulli gli atti adottati ai sensi delle disposizioni indicate al comma 1 e cessano gli effetti prodotti dalle medesime”, recita il secondo comma dell’unico articolo che compone la proposta di Forza Italia.

Codice della strada, cosa si chiede di abrogare

Le norme del dl Semplificazioni contestate da Forza Italia riguardano soprattutto il tema delle multe. Ma non solo, perché tra le richieste c’è anche quella di abrogare la norma che permette alle bici di viaggiare contromano in città attraverso al sistema del doppio senso ciclabile. Criticati aspramente anche i maggiori poteri affidati agli ausiliari della sosta. Viene, infatti, richiesto di cancellare la possibilità per i dipendenti dei comuni e delle società per la gestione della sosta di accertare eventuali violazioni, potendo anche rimuovere i veicoli.

Ricordiamo che si tratta di misure introdotte attraverso il dl Semplificazioni. Così come i poteri speciali affidati ai dipendenti delle municipalizzate, come quelli del trasporto pubblico che potranno comminare multe in caso di divieto di sosta o di fermata sulle corsie preferenziali. Inoltre, per quanto riguarda i dipendenti delle aziende che si occupano della raccolta dei rifiuti, a loro viene data la possibilità di sanzionare le auto davanti ai cassonetti o che impediscono la pulizia delle strade. Infine, altra norma che verrebbe abrogata è quella che prevede l’installazione di autovelox fissi anche sulle strade urbane di quartiere.

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