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Berlusconi: “La riapertura è ancora lontana, non possiamo alimentare illusioni”

Silvio Berlusconi avverte: “La riapertura del Paese è ancora lontana e sarà possibile solo quando la campagna vaccinale sarà sufficientemente avanzata. Ogni minore difesa di oggi la pagheremmo a prezzo più caro domani”. E chiede che le instabilità politiche non compromettano la capacità del governo di rispondere alla crisi.
A cura di Annalisa Girardi
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"Purtroppo la stagione dei sacrifici non è finita. Non possiamo alimentare illusioni, la terza ondata dei contagi minaccia di dilagare. I dati sono allarmanti e non ci consentono di immaginare di abbassare la guardia. La riapertura del Paese è ancora lontana e sarà possibile solo quando la campagna vaccinale sarà sufficientemente avanzata. Ogni minore difesa di oggi la pagheremmo a prezzo più caro domani": così Silvio Berlusconi, durante un webinair organizzato da Azzurro Donna, ha parlato dell'andamento della situazione epidemiologica e dell'allentamento delle misure anti-contagio.

Un messaggio nella linea di quello lanciato oggi dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha avvertito sull'impatto che le varianti di coronavirus avranno sulla curva dei positivi nelle prossime settimane: "Quello che mi aspetto è che l'impatto della variante inglese possa far crescere la curva, quindi mi aspetto anche che altre regioni vadano verso il rosso con ordinanze di natura restrittiva. Le misure dobbiamo adeguarle all'andamento della curva epidemiologica, di cui valuteremo di giorno in giorno lo sviluppo", ha detto l'esponente di Leu. Anche Mario Draghi oggi ha parlato ai cittadini della situazione nel Paese e del piano vaccinale: "La pandemia non è ancora sconfitta, ma si intravede una via d'uscita", ha detto il presidente del Consiglio. 

Berlusconi, oltre che di coronavirus, ha parlato anche di politica. E ha sottolineato che le difficoltà interne agli ora alleati di governo, Pd e Cinque Stelle, non devono compromettere le capacità dell'esecutivo di rispondere alla pandemia. "Questo governo Draghi è la sola risposta possibile all’emergenza, alle circostanze straordinarie nelle quali il Paese si trova. Si regge su una maggioranza che non è una formula politica, che vede lavorare insieme forze politiche molto diverse fra loro, che si sono combattute per decenni e che torneranno a dividersi appena la situazione del Paese sarà tornata normale. Purtroppo però siamo tutti consapevoli che questo non accadrà in tempi brevi e nel frattempo è necessario assicurare al Governo il sostegno più convinto e la collaborazione più leale", ha concluso il leader di Forza Italia.

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