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Berlusconi chiama in tv per chiarire l’audio su Zelensky, Conte: “Non può esprimere ministro Esteri”

Dopo la diffusione del nuovo audio di Berlusconi sull’Ucraina, il leader di Forza Italia chiama in diretta tv da Mentana: “Era il racconto di una preoccupazione generale riguardo al clima che si è creato nel rapporto tra Russia, Europa ed Occidente”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il nuovo audio di Silvio Berlusconi su Putin, diffuso da La Presse e raccolto ieri all'assemblea dei parlamentari azzurri, spiazza ancora una volta gli alleati e scatena la condanna durissima delle opposizioni. Nel suo discorso sostanzialmente Berlusconi abbraccia la linea di Mosca sull'invasione in Ucraina, e attribuisce tutte le responsabilità a Zelensky: "La cosa è andata così: nel 2014 a Minsk, in Bielorussia, si firma un accordo tra l'Ucraina e le due neocostituite repubbliche del Donbass per un accordo di pace senza che nessuno attaccasse l'altro. L'Ucraina butta al diavolo questo trattato un anno dopo e comincia ad attaccare le frontiere delle due repubbliche. Le due repubbliche subiscono vittime tra i militari che arrivano, mi si dice, a 5-6-7mila morti. Arriva Zelensky, triplica gli attacchi alle due repubbliche. I morti diventano (…)". Poi chiude aggiungendo che non esistono leader, negli Stato Uniti in Europa, e che l'unico leader è lui.

Berlusconi chiama in diretta tv da Mentana

Il leader di Forza Italia, dopo la messa in onda dell'audio, ha telefonato a Enrico Mentana durante il suo speciale in diretta su La7, per provare a spiegare la sua posizione, sottolineando che le parole sul presidente ucraino Volodymir Zelensky e il conflitto in Ucraina pronunciate durante la riunione del gruppo di FI alla Camera "vanno inquadrate in un discorso più generale, era il racconto di una preoccupazione più generale riguardo al clima che si era ingenerato nel rapporto tra Russia, Europa e Occidente".

Il direttore di La 7 ha ricevuto in diretta la telefonata dell'ex premier e ha citato le parole di Berlusconi: quelle parole "vanno inquadrate in un discorso più generale di cui si è preso solo questo aspetto, era il racconto di una preoccupazione generale riguardo al clima che si è creato nel rapporto tra Russia, Europa ed Occidente. Con il governo degli Stati Uniti che ha disatteso le premesse date da Donald Trump al rapporto multilaterale e con una situazione che è andata facendosi sempre meno favorevole, dopo 23 anni, dopo Pratica di Mare, e che ha un solo beneficiario che forse ha soffiato sul fuoco, cioè la Cina".

"La preoccupazione generale di Berlusconi – ha continuato Mentana riferendo le parole del leader di FI – era che ci fosse la rottura tra Europa e Russia, che in qualche modo interrompeva una spirale già rallentata, con il fatto che la Cina potesse approfittare di tutto questo. Questa è la contestualizzazione dell'interessato e che era alla base delle sue parole", ha concluso Mentana.

La reazione dell'opposizione

Uno dei primi a reagire è il presidente del M5s Giuseppe Conte: "Alla luce delle ultime e più complete dichiarazioni del presidente Berlusconi sul conflitto russo-ucraino emerge una chiara articolata linea, un indirizzo di politica estera inaccettabile per il nostro paese perché pone in discussione la premesse fondamentale che l'Italia non può discutere, e cioè che l'aggressione russa sia ingiustificata. Si pone ora un problema serio per l'immagine e la credibilità del nostro Paese: non credo che possa essere accettato che Fi esprima un ministro agli Esteri come emerge dalle indiscrezioni. Questa è una questione politica che esprimiamo con forza e che porremo anche al Presidente Mattarella nel corso della consultazioni".

Durissimo anche Enrico Letta, segretario del Pd: "Le dichiarazioni di Berlusconi sono gravissime, incompatibili con il posizionamento dell'Italia e dell'Europa. Sono parole che pongono il nostro Paese fuori dalle scelte europee e occidentali e che minano alla base la credibilità del possibile nuovo esecutivo. Ogni governo che nasce in Europa oggi deve scegliere se stare con Putin o stare con l'Ucraina e con l'Unione Europa. Il governo Meloni sta nascendo sotto il segno della peggiore ambiguità". 

"Le parole di Berlusconi agli eletti di Forza Italia pronunciate ieri e rese note oggi, ripropongono una lucida e reiterata difesa di Putin, i cui missili e droni continuano ad uccidere incolpevoli civili ucraini, e l’attacco politico all’Ucraina e Zelensky. Una posizione opposta a quella dell’Italia di Draghi e dell’Unione europea. Una posizione salutata dagli applausi degli eletti che rappresentano una quota decisiva dei voti della maggioranza di Giorgia Meloni. È un fatto politico, non personale: il nuovo governo nascerà o nascerebbe senza una linea comune su ciò che oggi è essenziale, la politica estera e la posizione nei confronti dell’aggressione russa all’Ucraina", ha commentato il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova.

"Lo ripeto un'altra volta: che Berlusconi sia amico di Putin e del suo regime, è cosa nota e risaputa. Quello che colpisce davvero però è l'applauso scrosciante dei parlamentari di Forza Italia dopo le sue parole?", ha detto il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra.

La reazione del presidente del Consiglio europeo Michel

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, non ha voluto rilasciare commenti sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi circa le responsabilità del presidente di Kiev Volodymyr Zelensky nel conflitto in Ucraina. "Non intendo fare un commento su un commento", ha detto il presidente del Consiglio europeo rispondendo alle domande dei giornalisti. "Esiste una chiara posizione Ue: sosteniamo l'Ucraina il più possibile, dando un supporto finanziario, militare, politico e umanitario", ha detto ancora Michel. Il presidente del Consiglio europeo ha poi aggiunto che l'Ue lavorerà insieme a tutti i governi, compreso quello italiano, "in base al rispetto delle istituzioni democratiche in Italia". 

La difesa della capogruppo di Fi Licia Ronzulli

"È spregiudicato, per non dire criminale, che qualcuno tra i 45 eletti alla Camera possa prestarsi a riferire parole del presidente, che andavano contestualizzate". La capogruppo di Forza Italia al Senato, Licia Ronzullli, ha risposto così a una domanda sui file audio dell'intervento di Silvio Berlusconi nella riunione dei parlamentari azzurri e su chi li abbia fatti filtrare all'esterno.

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