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Covid 19

Aumentano vaccini a 40-50enni, ma gli anziani restano indietro: sempre meno dosi agli over 60

Nelle ultime settimane in Italia sono aumentate le vaccinazioni per i 40enni e i 50enni, a scapito degli anziani: da inizio maggio, infatti, il numero di somministrazioni alle fasce d’età più esposte (le persone con più di 60 anni) è in calo, nonostante ci siano oltre 4 milioni di persone al di sopra di quest’età che non hanno ancora ricevuto la prima dose.
A cura di Stefano Rizzuti
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Sono oltre 4 milioni gli italiani con più di 60 anni che non hanno ancora ricevuto la prima dose del vaccino anti-Covid. Nonostante questo, però, le somministrazioni vanno avanti anche per le classi d’età più giovani, tanto che nell’ultima settimana tra le categorie più vaccinate ci sono non solo i 60enni, ma anche i 50enni e i 40enni. Con un trend che vede sempre più under 60 vaccinati nelle ultime settimane e sempre meno over 60 che ricevono la prima dose. Sono questi gli elementi che emergono da un’analisi svolta sui dati riguardanti le somministrazioni nelle ultime tre settimane, esaminabili aggregando i dati forniti dal governo in maniera disaggregata sulle vaccinazioni anti-Covid in Italia. Al momento sono circa 4,4 milioni le persone con più di 60 anni, e quindi più esposte al rischio di malattia grave da Covid, che non hanno ancora ricevuto la prima dose. Chiaramente in alcuni di questi casi la non vaccinazione dipende anche dalla volontà delle singole persone, ma resta il fatto che in queste settimane le Regioni sembrano privilegiare le vaccinazioni delle fasce d’età sotto i 60 anni, a scapito dei più anziani.

Le vaccinazioni nella settimana dal 16 al 22 maggio per fasce d’età

Nella settimana che va dal 16 al 22 maggio (con dati quasi del tutto consolidati e quindi affidabili) in Italia sono state somministrate 3,38 milioni di dosi. Questo lo schema delle vaccinazioni per fasce d’età:

  • Over 90: 35.090 totali – prima dose 9.693 – seconda dose 25.397
  • 80-89 anni: 105.740 totali – prima dose 33.602 – seconda dose 72.138
  • 70-79 anni: 559.155 totali – prima dose 207.159 – seconda dose 351.996
  • 60-69 anni: 977.466 totali – prima dose 599.927 – seconda dose 377.539
  • 50-59 anni: 955.528 – prima dose 718.708 – seconda dose 236.820
  • 40-49 anni: 416.282 totali – prima dose 273.411 – seconda dose 142.871
  • 30-39 anni: 181.169 totali – prima dose 98.950 – seconda dose 82.219
  • 20-29 anni: 137.344 totali – prima dose 84.785 – seconda dose 52.559
  • 16-19 anni: 20.706 totali – prima dose 14.355 – seconda dose 6.351

La fascia d’età che ha ricevuto più vaccinazioni è quella che va dai 60 ai 69 anni, seguita dai 50-59enni e da 70enni e 40enni. Più di 100mila somministrazioni anche per trentenni e ventenni.

I vaccini per fascia d’età nella settimana 9-15 maggio

Nella settimana precedente, quella dal 9 al 15 maggio, sono state somministrate 3,35 milioni di dosi, poche meno della settimana successiva. Vediamo come sono state suddivise:

  • Over 90: 53.856 totali – prima dose 13.894 – seconda dose 39.962
  • 80-89 anni: 189.101 totali – prima dose 42.709 – seconda dose 146.392
  • 70-79 anni: 696.561 totali – prima dose 317.827 – seconda dose 378.734
  • 60-69 anni: 1.104.233 totali – prima dose 901.952 – seconda dose 202.281
  • 50-59 anni: 758.507 totali – prima dose 599.820 – seconda dose 158.687
  • 40-49 anni: 271.865 totali – prima dose 156.911 – seconda dose 114.954
  • 30-39 anni: 149.936 totali – prima dose 88.180 – seconda dose 61.756
  • 20-29 anni: 117.050 totali – prima dose 79.491 – seconda dose 37.559
  • 16-19 anni: 17.850 totali – prima dose 13.614 – seconda dose 4.236

A ricevere più vaccinazioni sono stati i 60enni, seguiti a distanza da 50enni e 70enni e con i 40enni che si fermano sotto le 300mila somministrazioni nella settimana.

Le somministrazioni nella settimana dal 2 all’8 maggio

Nella settimana che va dal 2 all’8 maggio sono stati somministrate 3,26 milioni di dosi, con una netta prevalenza per le fasce d’età più avanzate:

  • Over 90: 70.472 totali – prima dose 17.760 – seconda dose 52.712
  • 80-89 anni: 321.304 totali – prima dose 55.010 – seconda dose 266.294
  • 70-79 anni: 870.433 totali – prima dose 564.614 – seconda dose 305.819
  • 60-69 anni: 1.101.017 totali – prima dose 948.184 – seconda dose 152.833
  • 50-59 anni: 483.011 totali – prima dose 365.288 – seconda dose 117.723
  • 40-49 anni: 201.270 totali – prima dose 120.688 – seconda dose 80.582
  • 30-39 anni: 116.127 totali – prima dose 68.811 – seconda dose 47.316
  • 20-29 anni: 90.698 totali – prima dose 58.955 – seconda dose 31.743
  • 16-19 anni: 14.116 totali – prima dose 10.138 – seconda dose 3.978

In questa settimana oltre 1,1 milioni di 60enni ha ricevuto una dose, a cui si aggiungono altri 870mila 70enni. Decisamente meno le vaccinazioni di 50enni (meno di 500mila) e  40enni (200mila).

In rosso le fasce d'età in cui le vaccinazioni diminuiscono, in verde quelle in cui aumentano
In rosso le fasce d'età in cui le vaccinazioni diminuiscono, in verde quelle in cui aumentano

Quante vaccinazioni mancano tra le fasce più esposte

In Italia, quindi, nelle ultime settimane la campagna vaccinale è cambiata, andando a somministrare le dosi a sempre più 50enni e 40enni, con una diminuzione per le fasce più esposte, ovvero quelle sopra i 60 anni. Il problema, però, è che ancora molte persone al di sopra di questa età non hanno ricevuto la prima dose di vaccino. Tra gli over 80, per esempio, manca la somministrazione della prima dose ancora a più del 10% di questa popolazione, ovvero poco meno di 500mila persone. Tra gli over 70, invece, la prima dose non è ancora stata somministrata a circa 1,23 milioni di persone, ovvero il 20,5% di questa fascia d’età. Ancora peggio tra i 60enni: non ha ricevuto la prima dose ancora il 36% delle persone che rientrano in questa fascia d’età, ovvero più di 2,7 milioni di persone. In totale parliamo di circa 4,4 milioni di persone con più di 60 anni che non hanno ancora ricevuto la prima dose. Persone che, però, al momento attendono (per motivi diversi, in base alle singole campagne vaccinali regionali) la vaccinazione mentre l’Italia va avanti con le somministrazioni a 50enni e 40enni, se non anche 30enni e 20enni.

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