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Ancora sbarchi a Lampedusa, il Viminale manda tre nuove navi quarantena per i migranti

Il Viminale invia tre nuove navi quarantena a Lampedusa in cui i migranti potranno trascorrere il periodo di sorveglianza sanitaria. Il provvedimento arriva dopo le proteste nell’isola e dopo che il Comune aveva deciso di dichiarare lo sciopero generale contro “il silenzio del governo” di fronte ai continui sbarchi. Le tensioni erano tornate alte dopo l’arrivo di un barcone con centinaia di migranti a bordo in serata.
A cura di Annalisa Girardi
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Il ministero dell'Interno segue "con estrema attenzione la grave situazione legata allo sbarco di circa 400 migranti la scorsa notte a Lampedusa" e sottolinea che "il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro Luciana Lamorgese hanno deciso di ricorrere all'utilizzo di ulteriori tre navi, in aggiunta alle due già operanti, per la sorveglianza sanitaria dei migranti irregolari in arrivo". Tre nuove navi quarantena in cui i migranti potranno trascorrere il periodo di sorveglianza sanitaria, dunque, per alleggerire il carico sugli hotspot dell'isola, che da settimane ormai fanno i conti con il sovraffollamento. "La prima nave, individuata con una procedura d'urgenza avviata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, d'intesa con il Viminale, arriverà a Lampedusa entro domani notte", spiega il Viminale, aggiungendo che le altre due navi saranno invece operative al massimo entro mercoledì prossimo, "al termine della procedura di gara bandita lo scorso venerdì che prevede, già domani, alle ore 10, la scadenza del termine per la presentazione delle relative manifestazioni e l'aggiudicazione della gara nella stessa giornata". Il ministero quindi sottolinea: "Per ridurre il sovraffollamento dell'hotspot di Lampedusa, in nottata arriverà sull'isola la nave Dattilo della Guardia costiera che imbarcherà domani mattina 200 migranti. La prefettura di Agrigento ha già disposto per questa sera il trasferimento di 128 migranti con le motovedette della Guardia di finanza e della Guardia costiera, dopo l'esito negativo del tampone".

Lo sciopero contro "il silenzio del governo"

Il trasferimento di 128 migranti e la predisposizione di tre nuove navi-quarantena arrivano dopo le proteste nell'isola e dopo che il Comune di Lampedusa ha deciso di dichiarare lo sciopero generale contro "il silenzio del governo" di fronte ai continui sbarchi. Le tensioni si erano nuovamente alzate ieri sera dopo che un barcone con centinaia di migranti a bordo era stato soccorso dalla Guardia costiera a largo dell'isola e scortato in porto. Nelle ultime ventiquattro ore sarebbero arrivati a Lampedusa circa 500 migranti, a bordo di diverse imbarcazioni: l'ultimo maxi-sbarco ha fatto scattare l'allarme: alcuni abitanti dell'isola hanno protestato al porto insieme all'ex senatrice dalla Lega, Angela Maraventano. Che ha detto: "Siamo stanchi vanno rimpatriati immediatamente. Impediremo con tutte le nostre forze di farli passare". Mareventano ieri aveva pubblico un video sui suoi canali social in cui si vedeva la manifestazione organizzata nel pomeriggio da alcuni cittadini di fronte al municipio. Nel filmato un manifestante, parlando al megafono, afferma: "Chiuderemo l'hotspot, abbatteremo la Porta d'Europa. Lampedusa dice basta"

Il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, da parte sua aveva dichiarato, puntando il dito contro il governo: "Siamo in ginocchio, con questi arrivi all'hotspot si supereranno le 1.500 presenze. La situazione è insostenibile: o il governo prende decisioni immediate oppure sciopererà tutta l'isola. Sarà direttamente l'amministrazione a dichiarare lo sciopero, chiudendo tutto. Non è possibile continuare a sopportare queste angherie da parte del governo".

L'esplosione a largo di Crotone

Intanto proseguono gli sbarchi anche in altre zone del Paese. Diversi migranti sono arrivati presso le coste calabresi negli ultimi giorni. Sabato scorso 70 persone sono approdate a Roccella Jonica: di queste, sette sono risultate positive al coronavirus. Sempre davanti alle coste della Calabria ieri un'imbarcazione con a bordo decine di persone a bordo ha preso fuoco. Il rogo è iniziato mentre erano in corso le operazione di trasbordo di alcuni migranti su delle unità navali della capitaneria di porto. Le causa sono ancora da chiarire, ma probabilmente il carburante a bordo ha causato un'esplosione che ha causato la morte di tre persone. Due migranti sarebbero ancora dispersi. Cinque migranti sono rimasti feriti a causa delle gravi ustioni riportate. Feriti anche due finanzieri che si stavano occupando delle operazioni di soccorso.

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