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Scarcerato il trapper Simba La Rue, torna un’altra volta agli arresti domiciliari

Un mese fa era tornato in carcere perché aveva violato alcune prescrizioni più volte. Ora il Tribunale del Riesame ha deciso di rimandarlo ai domiciliari.
A cura di Enrico Spaccini
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Simba La Rue in uno dei suoi contenuti social (da TikTok)

Da un mese era tornato in carcere perché aveva violato alcune prescrizioni, come il non poter comunicare con persone estranee durante la detenzione domiciliare. Oggi, il Tribunale del Riesame di Milano ha revocato la custodia in carcere a carico di Mohamed Lamine Saida, ovvero il trapper 20enne Simba La Rue. All'udienza che si è tenuta al Tribunale della Libertà di Milano al piano terra del Palazzo di Giustizia, il cantante è stato scarcerato e potrà continuare a scontare la sua pena a casa.

Le due indagini che riguardano Simba La Rue

Simba La Rue è al centro di due indagini: la cosiddetta "faida tra trapper" e la sparatoria vicino a corso Como. La prima è relativa agli scontri avuti con il collega Baby Touché e il successivo accoltellamento che ha subito a Treviolo, in provincia di Bergamo, il 16 giugno dello scorso anno.

Per quanto riguarda la seconda, invece, il prossimo 28 marzo si terrà l'udienza preliminare a carico suo e di un altro collega ancora, Baby Gang. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due trapper avrebbero aggredito due ragazzi che sono stati poi trovati con ferite da arma da fuoco.

Il ritorno in carcere un mese fa

Nei quattro mesi che aveva già trascorso ai domiciliari nella casa dei genitori, è stato trovato diverse volte in compagnia di alcuni amici con precedenti per spaccio di droga. Un'altra volta ancora, invece, era sul divano con una ragazza non appartenente al nucleo familiare e descritta come "seminuda". Per questo motivo, vista la "progressiva gravità delle violazioni delle prescrizioni" e il pericolo di "reiterazione" dei reati il gup Giulio Fanales aveva deciso di rimandarlo in carcere.

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