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Simba La Rue torna in carcere: ai domiciliari ospitava amici pusher e una ragazza “seminuda”

Il trapper Simba La Rue dovrà tornare in carcere. Durante i controlli è stato trovato più volte con amici con precedenti per droga e un’altra con una ragazza “seminuda” sul divano con lui.
A cura di Enrico Spaccini
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Era riuscito a ottenere gli arresti domiciliari nell'abitazione della famiglia, a Merone in provincia di Como, per curare la gamba ferita in un agguato. Ora, però, Mohamed Lamine Saida, conosciuto nella scena musicale come Simba La Rue, deve tornare in carcere. Durante i controlli di routine, infatti, le forze dell'ordine hanno riscontrato alcune violazioni delle prescrizioni.

Come si legge nell'ordinanza firmata dal gup Giulio Fanales, diverse volte il trapper è stato trovato in casa con alcuni amici con precedenti per spaccio di droga. Un'altra, invece, sul divano con lui c'era una ragazza descritta come "seminuda".

Secondo quanto prescritto negli arresti domiciliari, Simba non avrebbe dovuto comunicare con persone estranee all'ambito familiare. Vista la "progressiva gravità delle violazioni delle prescrizioni", ha scritto il giudice, sussiste il pericolo di "reiterazione" dei reati.

I processi ancora in corso

Il prossimo 28 marzo per Simba e il suo collega trapper Baby Gang inizierà l'udienza preliminare, a carico anche di altri imputati, per le indagini su una "faida tra trapper" e sulla sparatoria vicino a corso Como, zona della movida milanese. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due trapper avrebbero aggredito due ragazzi trovati con ferite da arma da fuoco.

Simba, in particolare, avrebbe colpito i due anche con le stampelle che lo aiutavano a camminare dopo l'accoltellamento che aveva subito a Treviolo, in provincia di Bergamo, il 16 giugno dello scorso anno. Una settimana prima, Simba aveva aggredito e umiliato un altro rivale, Baby Touché, il quale però ha poi deciso di ritirare la denuncia nei suoi confronti.

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