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Ritrovati i vestiti del piccolo Emile, il bimbo scomparso in Francia: erano vicino ai resti del suo corpo

Continua il giallo sulla morte di Emile Soleil, il bimbo francese di cui si erano perse le tracce dallo scorso luglio e i cui resti sono stati rinvenuti nei giorni scorsi da un escursionista su un sentiero sulle Alpi francesi: sono stati ritrovati una maglietta e i pantaloncini che il piccolo indossava il giorno della scomparsa vicino ai suoi resti.
A cura di Ida Artiaco
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Continuano le indagini sulla scomparsa e il successivo ritrovamento senza vita di Emile Soleil, il bimbo francese di cui si erano perse le tracce dallo scorso luglio e i cui resti sono stati rinvenuti nei giorni scorsi da un escursionista su un sentiero sulle Alpi francesi.

Nelle ultime ore sono stati recuperati anche una maglietta, scarpe e pantaloncini che il piccolo indossava il giorno della scomparsa: si trovavano sparsi in una piccola area a circa 150 metri da dove sono stati ritrovati i suoi resti, un teschio e alcuni denti, che analisi del Dna hanno confermato appartenere proprio a Emile.

I dettagli della nuova scoperta sono arrivati dal pubblico ministero locale Jean-Luc Blanchon, il quale ha affermato che la morte di Emile resta ancora avvolta dal mistero. Non si sa se sia rimasto vittima di un incidente o se sia stato ucciso.

"Queste ossa da sole non ci permettono di dire quale sia stata la causa della morte di Emile", ha detto il pm ai giornalisti. "Tra una caduta o un omicidio, nessuna teoria può essere considerata più probabile di un'altra", ha precisato.

Emile, che aveva due anni e mezzo, si trovava da poche ore nel sud-est della Francia, quando è scomparso lo scorso luglio. Era in vacanza a casa dei nonni nell'Haut-Vernet, un villaggio di 25 abitanti a 1.200 metri di altitudine, sulle pendici del massiccio dei Trois-Evêchés. È stato avvistato per l'ultima volta dai vicini mentre camminava nell'unica strada del villaggio con una maglietta gialla e pantaloncini bianchi alle 17:15 di sabato 8 luglio. Nonostante lunghe e capillari ricerche in tutta la zona, del ragazzo non è stata trovata alcuna traccia fino a sabato scorso.

Mentre i resti sono stati inviati in laboratorio per essere analizzati, cani da fiuto, soldati, polizia e vigili del fuoco hanno perlustrato la zona alla ricerca di ulteriori prove. Sempre Blanchon ha dichiarato ieri in una conferenza stampa che il cranio del bambino presentava "piccole fratture e crepe", nonché morsi di uno o più animali.

Ciò che rimane un mistero è anche il motivo per cui il cranio e i vestiti di Emile non fossero stati trovati prima. Un portavoce della gendarmeria francese ha suggerito che le ossa potrebbero essere state collocate lì da una persona o da un animale, o potrebbero essere state spostate a causa del cambiamento delle condizioni meteorologiche. Oppure – ancora – potrebbero essere sfuggite del tutto durante le ricerche approfondite della zona dell'estate scorsa.

"Non possiamo essere sicuri che il corpo di Emile fosse già presente nella zona di ricerca", ha detto il procuratore, o "che ogni metro quadrato fosse coperto da un membro delle squadre di ricerca". Inoltre ha sottolineato che, poiché la ricerca iniziale è avvenuta quando il sottobosco era particolarmente fitto, è possibile che le temperature estive abbiano influenzato i cani da fiuto. Oggi le operazioni di ricerca riprenderanno nella zona del ritrovamento.

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