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Cosa sappiamo sulla morte del piccolo Émile in Francia: dalla scomparsa al ritrovamento delle ossa

È avvolta dal mistero la morte di Èmile, il bimbo di 2 anni e mezzo scomparso a luglio 2023 in Francia. Sabato 30 marzo un’escursionista ha trovato i suoi resti a 2 chilometri dal villaggio di Haut-Vernet, dove il piccolo era come svanito nel nulla. Dopo alcuni giorni sono stati rinvenuti anche i vestiti del bambino. Proseguono le indagini.
A cura di Eleonora Panseri
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Resta avvolta dal mistero la morte del piccolo Èmile, il bimbo di 2 anni e mezzo scomparso a luglio 2023 in Francia. Sabato 30 marzo un'escursionista ha trovato alcuni resti umani a 2 chilometri dal villaggio di Haut-Vernet, dove il piccolo era come svanito nel nulla, e i successivi accertamenti hanno permesso di stabilire che appartengono al bambino.

I suoi genitori, subito dopo aver appreso la notizia, hanno diffuso un comunicato nel quale si legge che "Émile veglia su di loro nella luce e nella tenerezza di Dio", mentre il sindaco del villaggio François Balique ha sottolineato che la zona del ritrovamento è inaccessibile alle auto, e che era stata già setacciata a fondo durante le precedenti ricerche. A distanza di qualche giorno dalla scoperta dei resti sono stati trovati nei pressi anche i vestiti che il bambino indossava.

A distanza di 9 mesi dalla denuncia di scomparsa del bimbo, sono ancora molti gli interrogativi a cui gli investigatori dovranno rispondere. E le indagini sono ripartite e al momento non è stata esclusa alcuna pista sulle cause e la dinamica della morte di Émile che potrebbe essere deceduto in un incidente o potrebbe essere stato ucciso.

Cosa è successo il giorno della scomparsa

I nonni del bimbo avevano chiamato i soccorsi l'8 luglio 2023 dopo averlo perso di vista mentre giocava nel loro giardino. Nonostante un grande sforzo di ricerca e la mobilitazione di 800 volontari per le ricerche, Émile non era stato ritrovato.

Era stato avvistato per l'ultima volta da alcuni vicini mentre camminava lungo l'unica strada del villaggio con una maglietta gialla e pantaloncini bianchi alle 17:15 di sabato 8 luglio. Nei pressi è stato visto pure il nonno, 58 anni, impegnato a caricare in auto i pali di una staccionata per costruire poi una recinzione per cavalli.

I sospetti sulla famiglia e sugli abitanti

Negli ultimi nove mesi, il piccolo borgo dell'Haut-Vernet e i suoi 130 abitanti sono stati immersi in un'atmosfera più che insolita, dove lo shock per la perdita di un figlio ha presto lasciato il posto a sospetti e tensioni. Nei giorni successivi alla scomparsa di Émile, infatti, la polizia locale aveva interrogato i residenti del piccolo centro.

Allo stesso modo, il silenzio della famiglia del piccolo continua a sollevare interrogativi. I genitori del bambino, Colomban, di professione ingegnere, e Marie, fisioterapista, non erano a Le Vernet l'8 luglio, erano infatti rimasti a La Bouilladisse, vicino a Marsiglia, dove abitavano.

Due giorni dopo la madre aveva pubblicato su Facebook un appello alla preghiera. La coppia, molto religiosa, sono diventati subito oggetto di ogni tipo di diceria e alcuni li considerano addirittura sospetti.

Anche il profilo del nonno materno ha attirato l'attenzione dei poliziotti poiché molto vicino a Émile al momento della scomparsa. Tra il 2014 e il 2017 era stato citato in un caso di violenza all'interno di una comunità religiosa per bambini, in cui aveva il ruolo di supervisore, abusi risalenti agli anni '90. L'uomo aveva ammesso di aver spesso punito i ragazzi "un po’ duramente".

Continuano le indagini: si attende l'autopsia

Intanto, la zona del ritrovamento dei resti è stata interdetta per permettere alla polizia di svolgere ulteriori operazioni di ricerca. Sul cranio del piccolo scoperto sabato, che presentava "piccole fratture e crepe", nonché morsi di uno o più animali, si stanno svolgendo alcune analisi che dovrebbero consentire di accertare la presenza o l'assenza di lesioni che possano fornire indicazioni sulla causa della morte.

Anche se l'analisi delle ossa e di queste eventuali lesioni non potrà tuttavia determinare la data della morte. Sul luogo del ritrovamento invece stanno operando le squadrecinofile: "Si tratta di cani esperti che potranno fornire un aiuto davvero prezioso", ha spiegato il colonnello Pierre-Yves Bardy, comandante del gruppo.

Il ritrovamento dei vestiti del bambino scomparso

Tra martedì 2 e mercoledì 3 aprile sono stati recuperati anche la maglietta, le scarpe e i pantaloncini che il piccolo indossava il giorno della scomparsa.

Si trovavano sparsi in una piccola area a circa 150 metri da dove sono stati ritrovati i suoi resti, un teschio e alcuni denti, che analisi del Dna hanno confermato appartenere proprio a Emile. I dettagli della nuova scoperta sono arrivati dal pubblico ministero locale Jean-Luc Blanchon.

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