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Botta e risposta Varoufakis-Padoan: “Tutto chiarito”

Nervi tesi sull’asse Roma-Atene con un botta e riposta tra il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ed il suo collega greco, Yanis Varoufakis che rivela: “Italia a rischio bancarotta”.
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UPDATE: Tutto chiarito tra Padoan e il ministro greco Varoufakis. Ad annunciarlo è lo stesso Ministro dell'economia italiano arrivando Istanbul per partecipare al G20. "Con il collega Varoufakis ci siamo chiariti, c'è stato uno scambio di messaggi e l'obiettivo è trovare una soluzione condivisa per la Grecia a partire dall'Eurogruppo" ha dichiarato infatti il titolare del Tesoro dopo il botta e risposta sul fatto che il nostro Paese abbia sudditanza verso la Germania perché ha un debito insostenibile. "Rivendico con forza che l'Italia ha messo in cima all'agenda europea la crescita, l'occupazione, gli investimenti" ha sottolineato poi Padoan, ricordando che sulla crescita dell'economia italiana quest'anno "ci potrebbero essere sorprese positive".

Nervi tesi sull'asse Roma-Atene con un botta e riposta tra il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ed il suo collega greco, Yanis Varoufakis. L'occasione è quella del tour europeo dove il ministro del governo Tsipras ha cercato di presentare le richieste ateniesi per superare la Troika. In una intervista rilasciata a "Presadiretta", che il format metterà in onda in una puntata dedicata, il ministro greco ha svelato un retroscena che ha ricevuto la risposta risentita di Padoan:

Funzionari italiani mi hanno detto che non possono dire la verità. Anche l'Italia è a rischio bancarotta ma teme ritorsioni da parte della Germania. A chi toccherà dopo di noi? Che succederà quando l'Italia scoprirà che è impossibile restare all'interno dell'austerity?

Yanis Varoufakis avrebbe anche definito il debito italiano "insostenibile". Queste anticipazioni fornite da "Presadiretta" non sono andate giù al ministro Padoan che nel pomeriggio ha replicato in una serie di tweet.

Ma Varoufakis ne ha per tutti, visto che nell'anticipazione dell'intervista, ha aggiunto:

L'intera Europa è coperta da una nube di paura. Stiamo correndo il rischio di diventare peggio dell'Unione sovietica. Noi greci non abbiamo il monopolio della verità, ma quello che possiamo fare, per l'Europa e per l'Italia in particolare, è aprire un piccolo varco verso la verità. Così potremo abbandonare il buio dell'austerità ed entrare nella luce di una discussione europea sobria e razionale.

L'attacco del ministro greco fa il paio con le provocazioni di Tsipras in una intervista dello scorso 7 gennaio a Channel 4, dove annunciava di voler "fermare l'austerity e cambiare la rotta politica", ribadendo la richiesta di un prestito ponte per arrivare fino all'estate ed evitare il default, in attesa di un nuovo accordo complessivo. Ma è ancor più forte l'attacco diretto alla Germania rispolverando le "riparazioni di guerra", che suona un po' come una boutade elettorale:

La Grecia ha un obbligo morale davanti al nostro popolo, alla storia, a tutti gli europei che hanno combattuto e dato la loro vita contro il Nazismo. Il nostro obbligo storico è reclamare il prestito e le riparazioni per l'occupazione tedesca.

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