“Mamma, stiamo per morire”: l’ultimo terribile messaggio di una 28enne dalla discoteca in fiamme a Murcia
"Ci ha mandato un audio. Voleva dirci addio", così il padre di una delle ragazze disperse nella discoteca in fiamme a Murcia, in cui sono morte 13 persone, racconta il terribile messaggio ricevuto questa mattina intorno alle 6 dalla figlia bloccata dall'incendio e ancora irrintracciabile. "Mamma, ti voglio bene. Stiamo per morire", si sente nell'audio che l'uomo ha fatto ascoltare ai giornalisti presenti sul posto dopo essere accorso per cercare la figlia 28enne.
Secondo il suo racconto, la figlia ha inviato un messaggio audio intorno alle 6 del mattino, proprio mentre un devastante incendio distruggeva la discoteca La Fonda Milagros, propagandosi anche ai locali vicini. Nell'audio che l'uomo ha fatto ascoltare, si sentono anche urla di paura e di panico in quei concitati momenti e le voci di altre persone che invitano a illuminare l'ambiente. Probabilmente il fumo nero aveva già invaso il locale oppure l'illuminazione era ormai saltata.
Secondo il genitore, la 28enne, residente a Caravaca de la Cruz, sempre nella comunità autonoma di Murcia, era arrivata sabato sera nel capoluogo con il fidanzato e altri amici di Caravaca per trascorrere la serata in allegria. "Erano venuti perché a Caravaca non ci sono discoteche. Sono arrivati all'alba. Era la seconda volta che venivano" ha raccontato l'uomo disperato e con la voce rotte dalle lacrime.
Nei suoi occhi lo stesso sconforto dei tanti parenti e amici accorsi sul posto in cerca di notizie dei dispersi nell'incendio. "Mi hanno chiamato al cellulare alle 5.30 del mattino. Ho preso il mio scooter e quando sono arrivato nella zona di Atalayas ho scoperto che il locale La Fonda era in fiamme", ha raccontato uno di loro a La Verdad spiegando che era appena rincasato proprio dopo una serata nel locale dove invece diversi suoi amici erano rimasti.
"Il tetto stava bruciando ma alcune persone che erano al piano terra sono riuscite a uscire. La gente diceva che c'erano molte persone all'interno. È stato molto angosciante” ha aggiunto l'uomo, rivelando: "Delle venti persone del mio gruppo che erano dentro, nove non sono uscite". Il gruppo stava festeggiando il trentesimo compleanno di uno di loro. Tutti i presenti erano immigrati dal Nicaragua, tranne uno dall'Ecuador
"Ho cominciato a sentire odore di fumo. Abbiamo subito visto che il fumo proveniva dal piano superiore e i dipendenti del locale hanno cominciato a dirci di evacuare" è il racconto di un altro sopravvissuto alla tragedia. "Con gli addetti e alcune persone che erano al piano di sotto, abbiamo aiutato molte persone a uscire in strada. C'erano centinaia di persone nel club perché c'erano molti festeggiamenti" ha aggiunto l'uomo, concludendo: "Non avrei mai potuto immaginare che quella che era iniziata come una cena di compleanno a La Fonda sarebbe finita così tragicamente".