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Erdogan vince elezioni in Turchia, via al terzo decennio di potere: “Oggi vince la nostra democrazia”

Recep Tayyip Erdogan ha vinto le elezioni presidenziali in Turchia, battendo al ballottaggio il leader dell’opposizione Kemal Kilicdaroglu: “Non siamo gli unici vincitori, il vero vincitore è la Turchia oltre che la nostra democrazia”. Putin: “Chiara prova del sostegno del popolo per rafforzare la sovranità statale”.
A cura di Ida Artiaco
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È il presidente uscente Recep Tayyip Erdogan il vincitore delle elezioni presidenziali in Turchia, dopo aver sconfitto al ballottaggio il leader dell'opposizione Kemal Kilicdaroglu, estendendo così il suo governo a un terzo decennio.

Con il 99,43% dei voti contati, i risultati ufficiali preliminari annunciati ieri sera dal Consiglio elettorale supremo della Turchia (YSK) hanno mostrato che Erdogan ha vinto con il 52,14% dei voti, mentre Kilicdaroglu ha ricevuto il 47,86%.

Parlando a migliaia di suoi sostenitori fuori dal complesso presidenziale di Ankara, Erdogan ha affermato che ora è il momento di "mettere da parte tutti i dibattiti e i conflitti riguardanti il periodo elettorale e unirsi attorno ai nostri obiettivi e sogni nazionali. Non siamo gli unici vincitori, il vero vincitore è la Turchia oltre che la nostra democrazia", ha aggiunto.

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Erdogan ha affermato che tra le principali priorità del governo ci sarà la lotta all'inflazione e il superamento delle ferite causate dal catastrofico terremoto del 6 febbraio corso che ha provocato più di 50.000 vittime tra la Turchia e la vicina Siria.

Centinaia di persone si sono radunate anche fuori dal quartier generale di Istanbul del Partito Giustizia e Sviluppo (AK) dopo che i risultati preliminari avevano mostrato Erdogan in testa. Alcuni sono arrivati con i bambini mentre altri hanno sventolato bandiere, suonato il clacson e acceso razzi e fuochi d'artificio.

Kilicdaroglu: "Combatterò per la vera democrazia"

Kilicdaroglu ha invece dichiarato che continuerà a combattere fino a quando non ci sarà una "vera democrazia" in Turchia. "Questo è stato il periodo elettorale più ingiusto della nostra storia. Ma non ci siamo inchinati al clima di paura", ha detto parlando dal suo quartier generale.

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"In queste elezioni, la volontà del popolo di cambiare un governo autoritario è diventata chiara nonostante tutte le pressioni", ha aggiunto. Ciò che "mi rende veramente triste sono i giorni difficili che ci aspettano per il nostro Paese. Per questo, continueremo ad essere i pionieri in questa lotta, fino a quando la vera democrazia non arriverà nel nostro paese", ha concluso.

Le reazioni del leader mondiali alla rielezione di Erdogan

I primi a congratularsi con Erdogan per la rielezione a presidente della Turchia sono stati i leader di Russia, Qatar, Libia, Algeria, Ungheria, Iran e Autorità palestinese.

Nelle dichiarazioni pubblicate sul sito web del Cremlino, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che le elezioni turche hanno fornito "una chiara prova del sostegno del popolo" agli sforzi di Erdogan "per rafforzare la sovranità statale e perseguire una politica estera indipendente".

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Anche il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, si è congratulato con Erdogan, scrivendo via Twitter che non vedeva l'ora di lavorare insieme "come alleati della NATO" su "questioni bilaterali e sfide globali condivise".

Infine, si segnala anche il messaggio del presidente ucraino Zelensky, che sempre via Twitter ha scritto: "Mi congratulo col presidente Erdogan. Contiamo sull'ulteriore rafforzamento del partenariato strategico a beneficio dei nostri paesi, nonché sul rafforzamento della cooperazione per la sicurezza e la stabilità dell'Europa".

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