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Attentati Parigi, Libero querelato per titolo “Bastardi islamici”

Il giornalista Tommaso Notarianni, ex direttore di PeaceReporter, ha querelato il quotidiano Libero che stamattina, all’indomani degli attentati di Parigi, titolava in prima pagina “Bastardi islamici”.
A cura di Claudia Torrisi
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Il giornalista Tommaso Notarianni, direttore del sito PeaceReporter, ha querelato il quotidiano Libero che stamattina, all'indomani degli attentati di Parigi dove hanno perso la vita più di centoventi persone, ha titolato in prima pagina "Bastardi islamici". La denuncia è stata presentata nei confronti del direttore del giornale Maurizio Belpietro, e di "tutte le persone che si riterranno responsabili".

"Dopo aver cominciato a organizzare il presidio – di solidarietà per le vittime degli attentati di ieri sera a Parigi ndr – a Milano, questa mattina ho denunciato Libero. Quest'odio è pericoloso, oltre che criminale", ha scritto sul suo profilo Facebook Notarianni.

La querela è stata presentata sulla base dell'articolo 403 del codice penale – "offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone" secondo cui

Chiunque pubblicamente offende una confessione religiosa, mediante vilipendio di chi la professa, è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000.
Si applica la multa da euro 2.000 a euro 6.000 a chi offende una confessione religiosa, mediante vilipendio di un ministro del culto.

e della legge legge Mancino – n. 205 del 1993 – che disciplina le norme sulla discriminazione religiosa, etnica e razziale.

Il direttore Belpietro si è difeso su Twitter, sostenendo di aver utilizzato il termine "bastardi" nel senso di "figli illegittimi". Cinguettio cui è seguito un botta e risposta con Notarianni e numerose repliche di altri utenti.

Già dalla serata di ieri, sui social network erano piovute critiche sulla scelta editoriale di Libero. Su Twitter, seguedo l'hashtag #Libero – tra i tending della giornata – c'è da ore un flusso continuo di commenti sulla prima pagina del giornale.

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