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Elezioni in Sardegna, ultimo giorno di campagna elettorale: si vota domenica 24

Domenica 24 si vota in Sardegna, dalle 7 alle 22. Per la poltrona di governatore ci sono sette candidati. Si prevede però una sfida a tre: Christian Solinas (centrodestra) è il favorito, seguito secondo i sondaggi da Massimo Zedda (centrosinistra). Indietro il candidato del M5S Francesco Desogus. Alle ultime suppletive, 5 settimane fa, si è registrata un’astensione record (15,6%)
A cura di Annalisa Cangemi
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Domenica 24 si vota in Sardegna, dalle 7 alle 22, per il rinnovo del presidente e del Consiglio regionale. Oggi sull'isola è l'ultimo giorno di campagna elettorale, che in questi ultime settimane si è giocata tutta in un clima rovente, per via delle proteste dei pastori, sul piede di guerra per il prezzo del latte, venduto agli industriali a un prezzo troppo basso per riuscire a coprire i costi di produzione. Si stima che fino ad ora stati gettati 3 milioni di litri di latte, dati in beneficienza, in pasto agli animali o versati per strada. La posta in gioco, secondo Coldiretti, è alta: si parla di 12mila allevamenti, dove pascolano 2,6 milioni di pecore, che producono quasi 3 milioni di quintali di latte, destinato per il 60% alla produzione di pecorino romano. La richiesta dei pastori è di arrivare in tempi brevi (tre mesi)  a far salire il prezzo del latte ovino a 1 euro. Al tavolo di filiera di ieri non si è parlato di prezzo, né dei 72 centesimi offerti dal governo né degli 80 richiesti per chiudere l'accordo, ma sarà presto convocato un tavolo tecnico in Sardegna dal prefetto di Sassari, Giuseppe Marani, nominato da Salvini Commissario della filiera del latte ovino. Gli allevatori hanno annunciato altre manifestazioni di protesta: si sono detti pronti a bloccare i seggi, impedendo il normale svolgimento delle consultazioni.

Entrambi i vicepremier sono in tour sull'isola: Matteo Salvini farà tappa a San Gavino Monreale. Ieri il ministro degli Interni ha assicurato che sarà "al fianco dei pastori sardi fino a che il prezzo del latte non arriverà ad un prezzo accettabile". L'altro vicepremier Luigi Di Maio questa sera è atteso a Cagliari.

Come si vota

La legge elettorale in Sardegna è stata modificata nel 2013. Prevede la possibilità di effettuare un voto disgiunto, esprimendo una preferenza per una lista e per un candidato presidente non collegati fra loro, mentre la soglia di sbarramento è del 10% per le coalizioni e del 5% per le liste non coalizzate. Nell'unica scheda elettorale di colore verde gli elettori potranno esprimere il proprio voto per uno dei candidati alla carica di governatore, per le 24 liste ammesse e per i circa 1.440 aspiranti consiglieri, per un totale di 60 posti nell'Assemblea sarda. I cittadini per la prima volta potranno esprimere fino a due voti di preferenza per i candidati consiglieri nelle liste circoscrizionali. In questo caso i due voti dovranno essere collegati a due candidati di genere diverso della stessa lista.

Vince il candidato presidente che prende il maggior numero di voti. È previsto anche un premio di maggioranza: con una percentuale tra il 25% e il 40% dei voti c'è un premio di maggioranza del 55% dei seggi; con una percentuale sopra il 40% invece il premio sarà del 60%. Con meno del 25% invece il candidato non ha diritto ad alcun premio di maggioranza. Alle ultime elezioni, nel 2014, l'affluenza in Sardegna si è fermata al 52,3%.Poco più di un mese fa in Sardegna si è votato per le suppletive a Cagliari, decretando l'elezione a deputato di Andrea Frailis, del centrosinistra. In quel caso si è registrata una bassissima affluenza, del 15,6% appena.

Chi sono i candidati

Tra i sette candidati in corsa, che aspirano a prendere la poltrona di Francesco Pigliaru, il governatore uscente che ha scelto di ripresentarsi, il favorito secondo i sondaggi sembra essere Christian Solinas, 42 anni, che secondo le ultime rilevazioni effettuate a gennaio, era dato a  33-37%. Solinas, segretario del Partito Sardo d'azione, è sostenuto dalla coalizione di centrodestra, che sull'isola correrà compatta: oltre alla Lega, che non si era presentata alle ultime elezioni, ci sono ancheForza Italia, Fratelli d’Italia, UdC, Unione Democratica Sarda. Il Carroccio alle ultime politiche aveva portato a casa un bottino  pari al 10,8% dei voti (aumentando però i propri consensi di ben 110 volte, rispetto alle politiche del 2013). Al secondo posto si piazzerebbe Massimo Zedda, 43 anni, che era dato al 29-33%, attuale sindaco di Cagliari. Segue Francesco Desogus, 58 anni, che di professione fa il bibliotecario a Cagliari, sostenuto dal M5S: secondo le rilevazioni è al 22-26%. Il M5S non si era presentato nel 2014, per dissidi interni. Alle politiche delllo scorso 4 marzo aveva ottenuto il 42,5%, cioè il triplo dei voti del Pd e di Forza Italia e il quadruplo di quelli della Lega.

Gli altri candidati sono Mauro Pili (4-6%), giornalista 52enne fondatore del movimento Unidos, appoggiato dalla lista Sardi Liberi. Andrea Murgia (1-3%), 47 anni, funzionario della Commissione europea a Bruxelles, candidato della lista Autodeterminatzione. Paolo Maninchedda (1-3%), 57 anni, fondatore e segretario di Partito dei Sardi, docente universitario di Filologia romanza, e consigliere regionale nella XIII e nella XIV legislatura. Vindice Lecis (1-2%), 57 anni, giornalista dell'Espresso, che si candida con una lista composta da Rifondazione, Comunisti Italiani e altri esponenti della sinistra sarda.

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