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Decreto Pnrr, cosa contiene: dalla stretta anti-evasione, alle assunzioni nella PA e i fondi green

Il nuovo Dl Pnrr, approvato dal Consiglio dei ministri, punta a velocizzare l’attuazione di 6-7 obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che vanno completati entro il 30 giugno.
A cura di Giacomo Andreoli
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Nuove norme per combattere l'evasione, più assunzioni nella Pubblica amministrazione, un comitato tecnico per una giustizia più efficiente e incentivi per l'idrogeno verde. Contiene tutto questo il nuovo Decreto legge sul Pnrr approvato dal Consiglio dei ministri. L'obiettivo è velocizzare l'attuazione di 6-7 obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che vanno completati entro il prossimo 30 giugno. Sette i capitoli del maxi-intervento: pubblica amministrazione ed università, fisco, ambiente ed efficientamento energetico, transizione digitale, infrastrutture, turismo, giustizia.

Quest'anno sono 100 le scadenze del Pnrr da rispettare, il doppio rispetto al 2021. Si tratta per la precisione di 83 milestone (obiettivi generici) e 17 target (traguardi specifici). Entro il prossimo 30 giugno vanno centrati 44 milestone e 1 target, così da ottenere da Bruxelles la prima tranche del 2022 (la seconda del Piano di ripresa e resilienza), che vale 24,1 miliardi.

Dl Pnrr, le nuove norme anti-evasione

Per combattere l'evasione il decreto prevede un pacchetto con una serie di misure fiscali. Il Pnrr prevede infatti un aumento del gettito fiscale delle lettere inviate dall'Agenzia delle Entrate ai contribuenti del 15%, riducendo del 5% la rilevazione di anomalie nelle dichiarazioni dei redditi che non comportano frodi. Entro il 2023, poi, bisogna ridurre del 5% l'evasione fiscale, obiettivo che sale al 15% nel 2024 e al 40% nel 2026.

Il decreto anticipa l'introduzione delle multe per i commercianti che non usano il Pos dal 1° gennaio 2023 al 30 giugno 2022. La sanzione è di 30 euro più il 4% della transazione rifiutata. C'è poi l'estensione dell'obbligo di fatturazione elettronica anche alle partite Iva che si avvalgono del "regime forfettario" (cioè quelle con redditi fino a 65mila euro che pagano il 15% di tasse). Niente obbligo, però, per le partite Iva entro i 25mila euro di reddito, fino al 2024. Tutti i risultati dell'attività di vigilanza sul lavoro sommerso da parte di forze dell'ordine, Inail e Inps confluiranno quindi in un unico portale gestito dall’Ispettorato nazionale del lavoro chiamato Portale nazionale del sommerso (Pns).

I gestori delle transazione elettroniche dovranno poi inviare all’Agenzia delle entrate tutti i dati dei pagamenti digitali realizzati dai cittadini. In questo modo si punta ad individuare in modo mirato chi evade davvero e non ha semplicemente sbagliato a compilare la dichiarazione dei redditi. E ancora: viene potenziato il meccanismo di monitoraggio del Superbonus 110%, per evitare frodi e distorsioni. Viene infatti reso obbligatorio a monte della procedura l'invio della pratica all'Enea, come attualmente avviene per l'Ecobonus al 65%. In questo modo si avrà un quadro aggiornato quasi in tempo reale su quanti hanno chiesto l'agevolazione, in modo da calibrare meglio nuovi interventi normativi. Tra l'altro la norma sui bonus prevede che Enea possa raccogliere informazioni e dati utili alla quantificazione dei risparmi energetici. Questo servirà per fare un conto preciso di quanto sarà efficiente il consumo energetico.

Dall'ultima bozza trapelata prima dell'ok del cdm, invece, è stata eliminata la modifica della lotteria degli scontrini, che potrebbe comunque essere approvata a breve. Il governo vuole creare un sistema automatico per far partecipare i cittadini e far sapere loro immediatamente se hanno vinto o perso, superando l'attuale burocrazia che rende la lotteria poco utile nel combattere l'evasione.

Le assunzioni nella Pubblica amministrazione e la parità di genere

Nel decreto sono poi previste norme per migliorare la riforma della pubblica amministrazione varata nel 2021, delegando il governo a rinnovare i concorsi pubblici (ci sarà sempre una prova scritta e una orale e sarà richiesta la conoscenza di almeno una lingua straniera) e introducendo l'obbligo per le amministrazioni centrali di usare il portale InPa per i bandi. Saranno quindi possibili nuove assunzioni a tempo determinato per aiutare i Comuni a realizzare i progetti del Pnrr, con gli enti locali potranno dare incarichi di consulenza anche a esperti in pensione, fino al 2026. Si prevede poi di rafforzare la presenza delle donne nella Pa, con apposite linee guida per la parità di genere da inserire nei bandi pubblici. Le imprese che avranno il "bollino" della parità di genere otterranno un punteggio più alto nei bandi di gara. I dipendenti pubblici, inoltre, dovranno seguire un regolamento per l'utilizzo dei social network.

Sempre in materia di Pubblica amministrazione arriva una newco per spingerne la digitalizzazione. La società sarà incaricata delle attività di sviluppo, manutenzione e gestione di soluzioni software e di servizi informatici a favore di Inps, Inail e Istat e delle pubbliche amministrazioni centrali. L'iniziativa, prevista come milestone del Pnrr, sarà in capo alla Presidenza del Consiglio, al ministero del Lavoro e ai tre istituti, che metteranno a fattor comune i loro piani e le loro risorse per lo sviluppo applicativo.

Per rafforzare e razionalizzare la guida e l'efficienza dell'Agenzia spaziale italiana, il decreto prevede poi che sarà il presidente del Consiglio o il ministro/sottosegretario delegato a esercitare "i poteri di indirizzo, coordinamento, programmazione e vigilanza", mentre il ministero dell'Università e della ricerca eserciterà "poteri di indirizzo strategico limitatamente all'attività di ricerca scientifica svolta dall'Asi".

Il Cts per la giustizia e gli incentivi per l'idrogeno

In materia di giustizia arriva un nuovo Comitato tecnico-scientifico “per il monitoraggio sull’efficienza della giustizia civile, sulla ragionevole durata del processo e sulla statistica giudiziaria”. Il Cts, da istituire tramite decreto del ministro della giustizia, è “presieduto dal Ministro della giustizia o da un suo delegato ed è formato da un numero di componenti non superiore a quindici che durano in carica tre anni". Si tratterà quindi di un organismo di consulenza e supporto nella valutazione periodica del raggiungimento degli obiettivi di accelerazione dei procedimenti civili. Ai componenti del Comitato non spetteranno compensi.

Per quanto riguarda i temi ambientali, invece, ci sono novità per idrogeno e idroelettrico: non ci saranno infatti oneri generali di sistema (una sorta di tassa visibile in bolletta) per il consumo di energia elettrica da fonti rinnovabili per la produzione di idrogeno verde. Idrogeno che non verrà sottoposto ad accise a meno che "direttamente utilizzato in motori termici come carburante". Il decreto fa poi rientrare nel piano di gestione dei rifiuti tutte le macerie e o materiali derivanti dal crollo e dalla demolizione di edifici ed infrastrutture dopo i terremoti. Infine viene istituito il Sistema nazionale per la  prevenzione salute dai rischi ambientali e climatici.

Il fondo per le vittime dei crimini nazisti in Italia

Il decreto istituisce un "fondo per il ristoro dei danni subiti dalle vittime di crimini di guerra e contro l'umanità, compiuti sul territorio italiano dalle forze del Terzo Reich nel periodo tra il 1° settembre 1939 e l'8 maggio 1945". Sarà il ministero dell'Economia a gestire i rimborsi alle vittime del periodo nazista. L'obiettivo del fondo è assicurare "continuità all'accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica Federale di Germania" del 1962. Hanno diritto ad accedere ai ristori tutti coloro che "hanno ottenuto un titolo costituito da sentenza passata in giudicato avente ad oggetto l'accertamento e la liquidazione dei danni".

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