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La Libreria Acqua Alta lancia un messaggio di speranza: “Venezia tornerà a splendere”

Gli ingenti danni causati dall’acqua alta che nei giorni scorsi ha sommerso Venezia non ha risparmiato nemmeno la Libreria Acqua Alta, definita da molti “la più bella del mondo”. Dopo giorni di silenzio, trascorsi a valutare l’entità del disastro, dalla pagina Facebook i due titolari rassicurano: “siamo ancora operativi”. Un messaggio di speranza, quello di Diana e Luigi, i titolari: “Venezia resiste con tenacia e solidarietà. Sappiamo che tornerà a splendere”.
A cura di Federica D'Alfonso
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Una delle sale della libreria Acqua Alta di Venezia, all'indomani dell'inondazione che ha colpito la città.
Una delle sale della libreria Acqua Alta di Venezia, all'indomani dell'inondazione che ha colpito la città.

Per una crudele ironia del destino la stessa “acqua alta” che dà il nome ad una delle librerie più belle di Venezia (e del mondo), nei giorni scorsi ha rischiato di cancellare per sempre questo piccolo gioiello di storia e cultura nel cuore della città. Ma come tutti gli altri librai, commercianti e negozianti veneziani, insieme a quanti in queste ore stanno esprimendo solidarietà attraverso iniziative e raccolte fondi, anche i titolari della Libreria Acqua Alta sono pronti a ripartire: lo hanno comunicato qualche ora fa, dalla pagina Facebook ufficiale della libreria.

Libreria Acqua Alta: centinaia di libri distrutti

Il lungo post pubblicato qualche ora fa dalla pagina Facebook ufficiale della libreria Acqua Alta di Venezia.
Il lungo post pubblicato qualche ora fa dalla pagina Facebook ufficiale della libreria Acqua Alta di Venezia.

Nel lungo post pubblicato questo pomeriggio, i proprietari della libreria di Calle Lunga Santa Maria Formosa, hanno ringraziato tutti coloro che da giorni stanno inviando messaggi di solidarietà, cercando di riportare in poche righe la difficile situazione che non solo loro, ma tutta la città, sta vivendo in queste ore:

Eccoci qui.
Di nuovo in ammollo, ma ancora operativi.
Anzitutto vogliamo ringraziare di cuore tutti coloro che ormai da giorni ci stanno tempestando di messaggi carichi di affetto e solidarietà. Siete tantissimi e purtroppo al momento non siamo in grado di rispondere singolarmente ad ognuno di voi; vi basti sapere che non appena le acque si saranno calmate (in tutti i sensi) cercheremo il tempo per ringraziarvi uno ad uno. Per il momento, vi chiediamo di portare pazienza ed accontentarvi di queste poche righe.

Diana e Luigi, gestore e fondatore della Libreria Acqua Alta, hanno anche lanciato un appello per un aiuto più concreto: l’acqua ha danneggiato gran parte dei volumi custoditi fra gli scaffali, rendendoli ormai illeggibili. Smaltire la grande quantità di libri ora accatastata nella corte dell’edificio non è operazione semplice, e uno dei passi verso la ricostruzione di questo piccolo gioiello di cultura nel cuore di Venezia è senz'altro quello di lasciare spazio ai nuovi volumi che presto torneranno ad arricchirla.

Come molti di voi già sapranno, i danni qui e in tutto il resto della città sono ingenti. Abbiamo perso un grosso quantitativo di libri, che per ora abbiamo accatastato in corte. Al momento, la nostra emergenza consiste per l’appunto nello smaltimento di questi volumi. Chiunque di voi volesse e riuscisse nei prossimi giorni a passare e farci la cortesia di portarsene via qualcuno, sarà di immenso aiuto. Ci avete offerto supporti economici di ogni tipo, ma in realtà questo è il maggior supporto che al momento ci serve. Molti colleghi librai, svariate associazioni e una piccola ma stavolta bellissima marea di privati sono disposti a farci recapitare nuovi volumi, in sostituzione di quelli persi. L’amore per i libri si vede anche in queste situazioni e tutti voi ne state dimostrando una quantità commovente.

I titolari: “Venezia tornerà a splendere”

La libreria Acqua Alta di Venezia prima del disastro.
La libreria Acqua Alta di Venezia prima del disastro.

Dall'immagine pubblicata insieme al post si intuisce come la situazione sia ancora drammatica, con centinaia di pagine ancora affogate nell'acqua, irrecuperabili, ma con tante altre che possono e devono essere messe in salvo. Nel post Diana e Luigi rassicurano anche circa la condizione dei gatti che, insieme alle gondole, arricchiscono un ambiente magico e che continuano, indisturbati, a sonnecchiare fra gli scaffali. E chiudono, con un messaggio di speranza non solo per la loro attività, ma per la città tutta: “A Venezia, che resiste con tenacia e solidarietà. Sappiamo che tornerà a splendere”.

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