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I librai di Venezia dopo l’acqua alta: “Per Natale comprate nei negozi della città”

Dopo l’acqua alta degli ultimi giorni, i librai di Venezia contano i danni a depositi, librerie, cantine. Migliaia di libri andati persi, tra cui importanti collezioni di fine ‘800. Motivo per cui, accanto alle raccolte fondi, in rete si moltiplicano gli appelli: “L’emergenza non è finita, a Natale ricordiamoci di fare acquisti nei negozi veneziani”.
A cura di Redazione Cultura
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dal profilo Facebook Fondazione Querini Stampalia di Venezia
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Non solo la libreria Acqua Alta di Venezia, non solo la Basilica di San Marco. Dopo l'invasione della marea degli ultimi giorni, e con la prossima allerta rossa meteo prevista per oggi, si contano i danni negli scantinati, nei locali e, di conseguenza, in tutte le piccole e grandi librerie di cui è ricca la città veneziana, città d'arte e della cultura del nostro Paese. Come la Libreria Goldoni di Calle dei Fabbri, che dopo l'acqua alta del 12 novembre su Facebook ha pubblicato le immagini del disastro, con la libreria invasa dall'acqua e i pacchi di libri da buttare e un messaggio, che suona come un appello alla cittadinanza, ai turisti e a quanti intendono aiutare concretamente i negozianti e i commercianti veneziani:

Queste le condizioni della libreria stamattina: svariati metri cubi di libri da buttare. Da piangere. Ma nessuno piangeva, i proprietari, gli impiegati e molti volontari, davano una mano per sgomberare, per pulire, per portare decine e decine di sacchi di libri distrutti dall'acqua ai carri degli spazzini e alle barche della raccolta rifiuti. Non c'è tempo da perdere, domani ci sarà un'altra acqua alta e poi bisogna ricominciare l'attività quanto prima (…) Però l'emergenza non è finita, non solo per le acque alte dei prossimi giorni, ma soprattutto perché queste attività devono risollevarsi. A questo proposito tutti possiamo fare qualcosa: ricordiamoci di fare acquisti nei negozi veneziani! Ora, ma soprattutto a Natale.

Raccolta fondi a sostegno per i libri "storici"

Sulla stessa linea anche la Fondazione Querini Stampalia Venezia che, dopo aver mostrato la distruzione a cui sono andati incontro ben 35 metri lineari di miscellanee di fine Ottocento, ha fatto partire una raccolta fondi per sostenere la Querini, soprattutto per "restaurare" il patrimonio librario finito sott'acqua:

Ci avete scritto in tantissimi, manifestando il vostro affetto e la vostra vicinanza. Questo per noi è stato ed è un grande conforto. A breve risponderemo a ciascuno di voi.
E’ ancora presto per quantificare economicamente e nel dettaglio tutti i danni, anche se ad una prima stima si possono già calcolare in parecchie decine di migliaia di euro.
Le collezioni d’arte non hanno subito danni, mentre il patrimonio librario purtroppo sì: 35 metri lineari di miscellanee di fine ‘800 dovranno essere urgentemente sottoposte a trattamenti di conservazione, altri 600 metri lineari circa di pubblicazioni della biblioteca moderna e periodici sono stati completamente sommersi dall’acqua.

Il dramma della libreria Acqua Alta di Venezia

Ieri avevamo scritto del dramma che ha colpito la libreria Acqua Alta di Venezia, considerata da molto "la più bella del mondo", sommersa dalla marea di questi giorni. Migliaia di libri ridotti a spazzatura per un piccolo negozio amato da lettori e turisti in tutto il mondo, che solo pochi mesi fa avevamo raccontato con immagini esclusive.

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