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È morto Valerio Evangelisti, scrittore di fantasy e autore del ciclo di Nicolas Eymerich

Lo scrittore Valerio Evangelisti è morto a 69 anni: scrittore fantasy, autore del ciclo dell’Inquisitore Eymerich ha fondato il sito Carmilla online.
A cura di Redazione Cultura
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Lo scrittore Valerio Evangelisti (Foto Guido Calamosca/LaPresse)
Lo scrittore Valerio Evangelisti (Foto Guido Calamosca/LaPresse)

È morto a 69 anni a Bologna Valerio Evangelisti, uno degli scrittori più noti di fantasy e horror, protagonista della scena slipstream italiana e fondatore del sito Carmilla online. Ne danno notizia il partito per cui aveva militato, Potere al popolo, e tanti amici e scrittori che ne ricordano l'importanza per la scena letteraria italiana e chiunque abbia letto una delle avventure dell'inquisitore Nicolas Eymerich, protagonista di una saga, o dell'impegno di critica che negli anni aveva portato avanti grazie a Carmilla sa quanto questo omaggio sia reale. "Valerio Evangelisti se n'è andato. Avremo modo di ricordarti, di scrivere di te, di raccontare l'avvenire che ci hai fatto assaporare.Per ora ti ringraziamo, per la fiducia e il sostegno che non ci hai fatto mancare mai, e ti salutiamo con amore. Si è partigiani fino alla fine.Ciao Valerio" ha scritto Potere al Popolo, per cui era stato candidato alle ultime elezioni comunali a Bologna. Lo scrittore aveva un linfoma non Hodgkin di tipo B aggressivo, la cui scoperta aveva raccontato nel romanzo "Day Hospital".

Evangelisti è stato senza dubbio un punto di riferimento per chiunque amava o si approcciava a quella che solitamente viene definita Letteratura di genere e che per quanto riguarda lui aveva confini molto labili, muovendosi tra passato e futuro, lavorando spesso per saghe, unendo il Medioevo e l'heavy metal e lo aveva fatto finire nella categoria del New Italian Epic creta adai Wu Ming e che raccoglieva un nuovo modo di raccontare a cavallo tra 1993 e 2008 che rifiutano la freddezza del postmoderno, mescolano i piani e come diceva lo stesso Evangelisti: "Parla per sistemi, quadri storico-geografici, visioni di società intere, empiti cosmici. Si può ricorrere alle forme della narrativa avventurosa, purché l'esito sia raggiunto: fare riflettere, in via realistica o metaforica, sulla percezione collettiva di una quotidianità alienata".

La sua opera più famosa è senza dubbio il ciclo dell'inquisitore Nicolas Eymerich che è stato tradotto in tantissimi paesi, ottenendo enorme successo, a cui sono seguiti i cicli di Pantera (formato da "Metallo urlante" nel 1998, "Black Flag" nel 2002 e "Antracite" nel 2003), la trilogia di Magus che riprende la storia di Nostradamus (formata da "Il presagio" del 1999, "L'inganno" del 1999 e "L'abisso" del 1999), i ciclo di romanzi sui pirati, formato da "Tortuga", "Veracruz" e "Cartagena" o i due romanzi messicani "Il collare di fuoco" del 2005 e "Il collare spezzato" del 2006 per citarne solo alcuni, a cui si aggiungono racconti, sceneggiature, fumetti e saggi critici oltre alla fondazione di Carmilla online, appunto.

Lo scrittore è morto a seguito di alcuni problemi di salute che lo avevano colpito da tempo, come ricordano anche dalla redazione di Carmilla, nel post di addio: "Dobbiamo annunciare che il nostro direttore, Valerio Evangelisti, ci ha lasciato. Già da tempo aveva problemi di salute, ma ha sempre continuato la sua attività di redazione e di scrittura con la sua lucidità di visione delle cose che lo ha sempre contraddistinto. D’ora in poi Carmilla non sarà più quella che è stata sino ad oggi e che ha potuto essere nel panorama della letteratura di genere e di critica sociale proprio grazie a Valerio. Tutti noi gli dobbiamo molto e proprio per questo proseguiremo quello che è un grande impegno redazionale con la sua presenza nel nostro cuore. Ciao Magister!".

In tantissimi lo ricordano anche sui social, la scrittrice Loredana Lipperini scrive "Valerio Evangelisti non c'è più. E' stato un maestro, un amico, un compagno di strada. Ha immaginato strade impensabili per la narrativa non realistica, ma non solo. E' stato un grande scrittore, uno scrittore politico fino in fondo. E' stato un amico. Hasta siempre, fratello", Giuseppe Genna dice: "La morte di Valerio #Evangelisti mi lascia attonito. Se ne va uno dei massimi scrittori italiani del mio tempo. Senza di lui e le sue opere, la mia generazione letteraria non sarebbe tale. E' nel multiverso di cui non ha mai smesso di pensare e scrivere. Addio, maestro".

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