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Dantedì, il governo istituisce il 25 marzo giornata dedicata a Dante Alighieri

Il Consiglio dei ministri ha approvato un provvedimento col quale fissa al 25 marzo il “Dantedì”, la giornata dedicata a Dante Alighieri. L’iniziativa in vista del 2021, quando saranno 700 anni dalla morte dell’autore della Divina Commedia. Per Dario Franceschini, titolare al MiBact, Dante “rappresenta l’unità italiana”.
A cura di Redazione Cultura
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Dopo mesi di discussione e proposte, finalmente il Consiglio dei Ministri, ha fissato per il 25 marzo la giornata dedicata a Dante Alighieri. Pochi giorni dopo l'arrivo della primavera sarà, dunque, il Dantedì. Oggi il consiglio dei ministri, su proposta del ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha approvato la direttiva che istituisce per il 25 marzo la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri:

Ogni anno, il 25 marzo, data che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell'aldilà della Divina Commedia si celebrerà il Dantedì. Una giornata per ricordare in tutta Italia e nel mondo il genio di Dante con moltissime iniziative che vedranno un forte coinvolgimento delle scuole, degli studenti e delle istituzioni culturali.

Dantedì: il 25 marzo di ogni anno giornata per Dante Alighieri

Lo scorso luglio, Michele Nitti, deputato del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura, aveva presentato in Parlamento una mozione che si propone di riconoscere e celebrare il fondatore della lingua italiana e l'autore della Divina Commedia, uno dei simboli più rappresentativi della nostra cultura, riconosciuto tanto in Italia quanto all’estero. L'idea era quella – oggi approvata dal Cdm, di istituire il "Dantedì", una giornata dedicata alla celebrazione di Dante Alighieri da svolgersi nel 2021, quando cadrà il 700esimo anniversario della morte del Sommo poeta italiano.

Dante entrò nell'aldilà il 7 aprile o il 25 marzo?

Gli studiosi non sono concordi. Secondo alcuni riferimenti interni alla Divina Commedia è possibile datare nella notte tra il 7 e l’8 aprile 1300 l’incipit dell’opera più famosa della letteratura italiana. Dante Alighieri si sarebbe smarrito nella “selva oscura, ché la diritta via era smarrita” nella primavera dell’anno in cui fu indetto il Giubileo da Papa Bonifacio VIII. Secondo altri, invece, la data sarebbe proprio il 25 marzo. Lo stesso giorno che oggi il Cdm ha stabilito essere il giorno del Dantedì. Poco importa, in ogni caso, visto che l'importante per il nostro Paese è arrivare pronti al 700esimo anniversario della morte dell'Alighieri nel 2021.

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