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Divina Commedia, l’8 aprile 1300 Dante Alighieri si perde nella selva oscura

Secondo alcuni riferimenti interni alla Divina Commedia è possibile datare nella notte tra il 7 e l’8 aprile 1300 l’incipit dell’opera più famosa della letteratura italiana. Dante Alighieri si sarebbe smarrito nella “selva oscura, ché la diritta via era smarrita” nella primavera dell’anno in cui fu indetto il Giubileo da Papa Bonifacio VIII.
A cura di Redazione Cultura
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"Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita". L'incipit della Divina Commedia di Dante Alighieri è forse il più celebre di tutta la storia della poesia (e della letteratura). Non tutti sanno, invece, che il viaggio nell'aldilà raccontato dall'Alighieri in compagnia del poeta Virgilio si svolge tutto nel giro di una settimana dell'anno 1300, precisamente da venerdì 8 aprile a giovedì 14 aprile. Nonostante nella Commedia non sia esplicitamente mai detto che si tratti di quel periodo, basta leggere l'opera di Dante (e avere un bel po' di informazioni scientifiche, storiche ed astronomiche) per individuare queste date, le quali possono essere considerate quelle in cui si svolge la narrazione fondante della lingua italiana. Come in un pacchetto turistico molto speciale, Dante passò sette giorni e sei notti nell'aldilà e poi ce lo venne a raccontare. Lasciando in sospeso, però, un bel po' di domande sulla sua effettiva ambientazione.

La Divina Commedia si svolge nel 1300?

Iniziamo dall'anno, il 1300. Che la Divina Commedia si svolga proprio in occasione del primo Giubileo indetto da papa Bonifacio VIII è  detto in modo abbastanza chiaro, seppur senza mai essere dichiarato, nella celebre terzina già citata con cui si apre il Canto I dell'Inferno. La motivazione è nota a tutti, perché si studia a scuola. Siccome Dante dichiara di essersi perso nella "selva oscura" a metà del "cammin", e siccome metà della vita, per la Bibbia a cui si riferiva l'Alighieri, corrisponde al 35esimo anno di età, considerata la vita media degli uomini di 70 anni, possiamo dire con certezza che l'anno sia il 1300.

In quale stagione Dante ambientò la Commedia?

Ma andiamo oltre e sveliamo un altro indizio. Leggendo la Divina Commedia, spostandoci al libro del Purgatorio, nel Canto II c'è un riferimento che Dante fa che ci consente di fissare, innanzitutto, il periodo di svolgimento della storia, che è la primavera. Come facciamo a saperlo? Secondo questi versi, infatti, il Giubileo indetto da papa Bonifacio sarebbe iniziato da tre mesi, il che significa che la storia si svolga tra il finire di marzo e l'inizio di aprile.

Qual è il giorno in cui Dante si perse nella selva oscura?

Fin qui gli indizi. La pistola fumante, invece, la avremmo tornando indietro, al libro dell'Inferno, nel Canto XXI, il diavolo Malacoda spiega che il ponte che unisce la V alla VI Bolgia è crollato il giorno della morte di Cristo, in seguito al terremoto che sconvolse la Terra, ma la prova che si tratti della notte tra il 7 e l'8 aprile sta nell'enunciazione dello stesso diavolo secondo cui cinque ore dopo più tardi dal suo incontro col poeta, si sarebbero compiuti 1266 anni dal momento del crollo. E siccome la morte di Cristo risalirebbe, secondo il Vangelo di Luca, al mezzogiorno di venerdì, quando Malacoda parla ci troviamo alle sette del mattino del giorno seguente, cioè di sabato. Nelle parole del diavolo, quindi, possiamo dedurre che Dante si sia perso nella selva oscura tra giovedì 7 aprile e venerdì 8 aprile del 1300, nella notte tra i due giorni.

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