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Berlusconi sul caso Battisti: “Non cambiano i rapporti con il Brasile”

Berlusconi definisce Battisti un “criminale vero” sottolineando però che l’amicizia con il Brasile non è in discussione. Dal Brasile interviene anche il nuovo ministro della giustizia della presidente Dilma Rousseff.
A cura di Cristian Basile
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Continuano le reazioni politiche dopo la conferma del nuovo governo brasiliano di non concedere l'estradizione di Cesare Battisti. Già nei giorni scorsi la decisione di Lula di non estradare Battisti, presa tra l'altro dal presidente brasiliano nell'ultimo giorno del suo mandato, avevava scatenato molte polemiche ed un clima di forte tensione tra Italia e Brasile tanto che anche il Presidente della Repubblica Napolitano era intervenuto nella vicenda commentando la decisione come "incomprensibile".

Oggi, giorno della protesta  in Italia contro la decisione di Lula ( da registrare manifestazioni davanti all'ambasciata romana del Brasile e nei pressi dei consolati di Bari, Bologna, Firenze, Milano e Napoli), interviene nuovamente sulla questione anche il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il Premier ha incontrato nel primo pomeriggio all'aeroporto militare di Linate, Alberto Torregiani, figlio di Pierluigi, gioielliere assassinato da Cesare Battisti nel febbraio 1979, al quale ha espresso la sua solidarierà e quella del governo assicurandogli che entro la terza settimana di gennaio è in programma a Bruxelles una conferenza stampa del Partito Popolare Europeo sul caso Battisti. "Ho proposto al signor Torregiani di venire a Bruxelles – ha dichiarato Berlusconi – faremo conoscere la realtà dei fatti per arrivare fino alla corte di giustizia de L'Aja. L'obiettivo è quello di ottenere decisioni diverse da quelle del Brasile, non per desiderio di vendetta, ma per volontà di giustizia". Berlusconi ha poi affermato: "Mi sono radicato nell’idea che Battisti ha rivestito di ideologia politica una sua realtà di criminale vero", tenendo a precisare però che l'amicizia con il Brasile non è messa in discussione da questa vicenda giudiziaria.

Dal Brasile, intanto, il nuovo ministro della giustizia Josè Eduardo Cardozo ha dichiarato che pur trovando normali le critiche ad una decisione così difficile "questo non significa che si possa e si debba mettere in questione la sovranità del Brasile in una faccenda su cui ha tutto il diritto di decidere. Io credo che i Paesi debbano rispettarsi a vicenda nell'ambito delle loro decisioni di sovranità".

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