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Berlusconi: “Monti condivide i miei stessi ideali, sia il federatore dei moderati”

Mentre Monti oggi va al Quirinale per consultazioni, nel Pdl c’è forte fermento con due importanti convegni. Berlusconi ha inviato una lettera all’ala montiana del partito in cui ribadisce l’invito al Premier a rappresentare il centrodestra alle prossime elezioni.
A cura di Antonio Palma
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Forse oggi non sarà una giornata decisiva per capire le intenzioni di Monti e quindi la composizione del prossimo governo, ma sicuramente si metterà un altro tassello nell'intricato puzzle di fine legislatura. Mentre il Premier salirà al Quirinale per consultazioni con Napolitano, nel Pdl infatti ci saranno alcune decisioni fondamentali sul futuro prossimo del partito dopo il fermento delle settimane scorse. Due gli appuntamenti chiave, il vertice dei ribelli guidato da Meloni e Crosetto che puntano ancora alle primarie e al rinnovamento, e il convegno "Italia Popolare" organizzato dall'ala più montiana degli iscritti al Pdl, capeggiata da Frattini. Le intenzioni di Berlusconi ancora non sono chiare, ma anche oggi proprio in una lettera indirizzata ai partecipanti al convegno dei popolari il Cavaliere ha ribadito la sua disponibilità ad un passo indietro nel caso Monti si candidi.

"Con Monti non sprecheremo un'occasione storica" –  "L'Italia dei moderati è maggioranza nel paese, nell'attuale contesto, se lo riterrà, il professor Mario Monti potrà essere il federatore di quest'area" ha scritto Berlusconi confermando dunque l'eventuale ruolo di Monti alle elezioni politiche come  collante del centrodestra e di contrasto alle sinistre. "Monti condivide i miei, i vostri, i nostri stessi ideali, quelli della grande famiglia dei Popolari europei" prosegue la missiva di Berlusconi, "se Monti accettasse l'invito che più volte gli ho rivolto, da ultimo a Bruxelles di fronte alla platea del Ppe, non sprecheremo certo un'occasione storica". Monti in realtà sembra pensare esattamente al contrario e cioè a non inimicarsi il Pd che lo ha appoggiato in questo anno di Governo e del resto come ha esplicitamente detto la sfiducia in Aula da parte di Alfano non è stata dimenticata.

Monti cerca di evitare uno strappo con il Pd – La pressione sul Premier comunque è ai massimi livelli, dal centro e dal Pdl piovono inviti a schierarsi durante la competizione elettorale, mentre dal Pd spingono affinché Monti resti fuori dalle parti anche in vista di un eventuale elezione al Colle visto la scadenza di mandato anche per Napolitano. Tra le ipotesi per Monti non si esclude un ruolo di governo all'Economia, sul modello di Carlo Azeglio Ciampi nell'Esecutivo Prodi, ma per il momento sono solo idee fumose. Di questi sviluppi e delle sue richieste oggi Monti ne parlerà  con Napolitano fermo restando le dimissioni subito dopo la l'approvazione della legge di stabilità.

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