Avvocato, Foro di Napoli, specializzazione Sspl conseguita presso l'Università “Federico II”; Mediatore professionista; Autore di numerose pubblicazioni in materia di diritti reali, obbligazioni, contratti, successioni. E' possibile contattarlo scrivendo a diritto@fanpage.it.
Procura alle liti a distanza nel periodo emergenziale art 83 cpc
La nuova procura alle liti a distanza nel periodo emergenziale introdotta con decreto legge 17.3.2020 n 18 converto in legge 24.4.2020 n 27 incide sull’art. 83 cpc. La forma, le caratteristiche, la sottoscrizione, le modalità di trasmissione del documento, il formato analogico e digitale, l’efficacia della norma, le incogruenze della norma.
Separazione dei coniugi e la trascrizione della negoziazione assistita
Cassazione 21.1.2020 n 1202 Quando tramite la negoziazione assisita c’è un accordo tra i coniugi, per giungere alla separazione personale, che comprende il trasferimento della proprietà di beni immobili, ex art 6 dl n 132 del 2014, conv. in I. n 162 del 2014 e art 5 comma 3 del medesimo dl n 132 del 2014, tale accordo per essere trascritto richiede l’autenticazione del verbale di accordo da parte di un pubblico ufficiale a ciò autorizzato ex art 5 comma 3.
Divisione e miglioramenti apportati solo da un comproprietario
Cassazione 28.2.2020 n 5527 Sono migliorie della cosa comune quelle opere che, con trasformazioni o sistemazioni diverse, apportano al bene un aumento di valore, accrescendone il godimento, senza presentare una propria individualità rispetto alla “res” in cui vanno ad incorporarsi. In relazione ai miglioramenti il comproprietario ha titolo per domandare il rimborso solo pro quota agli altri condividenti e non anche per l’intero.
Divisione e rappresentazione ereditaria per stirpi ex 469 cc
Cassazione 8.1.2020 n 139 Per gli art 469 e 726 cc la divisione ereditaria, quando vi è rappresentazione avviene per stirpi, procedendosi alla formazione di tante porzioni quante sono le stirpi condividenti, mentre non è prevista l’ulteriore formazione di subporzioni all’interno di ciascuna stirpe, non potendo i restanti condividenti essere tenuti a subire le remore e le spese di una suddivisione interna alla stirpe cui non appartengono e che non li interessa.
Eccezione di inadempimento e domanda di risoluzione per inadempimento
Cassazione 26.7.2020 n 20322 L’eccezione di inadempimento non comprende la domanda di risoluzione del contratto perché la prima tende a paralizzare l’azione avversaria per ottenerne il rigetto, la seconda è fuori dall’ambito di una semplice difesa e introduce una più ampia pretesa; pertanto, si ha domanda nuova, improponibile in appello, quando si chiede la risoluzione del contratto, se, in primo grado, il convenuto sì era limitato ad eccepire l’inadempimento dell’attore.
Locazione e restituzione deposito cauzionale
Cassazione 5.7.2019 n 18069 Il diritto alla restituzione del deposito cauzionale nella locazione sorge al momento della cessazione della locazione, la domanda di restituzione non è condizionata all’accertamento dell’insussistenza di danni; per bloccare la domanda di restituzione del deposito l’esistenza di danni deve essere contentuta in una domanda riconvenzionale risarcitoria, mentre la mera allegazione (eccezione) non è idonea per negare il diritto alla restituzione.
Locazione uso non abitativo e gravità dell’inadempimento
Cassazione 26.11.2019 n 30730 Nella locazione ad uso non abitativo la risoluzione si basa sul grave inadempimento e sull’intollerabile prosecuzione del rapporto. L’inadempimento va valutato nell’economia del rapporto, effettuto tale accertamento deve essere valutato l’interesse del creditore alla prosecuzione. La risoluzione per Il ritardo nel pagamento del canone occorre valutare il tempo trascorso, l’entità della somma da pagare in base all’importo già versato e ogni altra circostanza utile.
Valido il contratto di locazione ad uso abitativo di un immobile abusivo
Cassazione 28.10.2019 n 27485 Il carattere abusivo dell’immobile locato non importa nullità del contratto di locazione ad uso abitativo, non incidendo i vizi sulla liceità dell’oggetto del contratto ex art 1346 cc o della causa del contratto ex art 1343 cc, né potendo operare la nullità ex art 40 legge n 47 del 1985 (che riguarda solo vicende negoziali con effetti reali), per cui susssite l’obbligo del conduttore di pagare il canone anche per l’immobile abusivo.