Stupro di gruppo in Salento, c’è la svolta: trovato video della violenza sul telefono di uno dei 4 indagati

Ci sarebbe un video che ha immortalato lo stupro di gruppo denunciato da una ragazza di Rimini di 22 anni in vacanza con le amiche in Salento. È quanto è emerso dagli ultimi sviluppi delle indagini, grazie agli accertamenti compiuti sugli smartphone dei quattro indagati, tutti ragazzi di età compresa tra i 22 e i 24 anni, con l’ipotesi di avere perpetrato quegli abusi. In un dei dispositivi sarebbero state trovate immagini che documenterebbero quanto subito dalla giovane romagnola.
La scoperta delle riprese video sui cellulari dei giovani salentini, attualmente sotto indagine ma non raggiunti da misure cautelari, rappresenta una svolta nelle indagini condotte dai carabinieri con il coordinamento della procura di Lecce. Al momento gli inquirenti escludono che il filmato possa essere stato diffuso anche in altre, anche perché in questo caso le accuse per i i quattro potrebbero essere molto più gravi, andando a comprendere anche il revenge porn.
Si sta così cercando di ricostruire la dinamica di quanto successo nella notte tra l'11 e il 12 giugno scorso nella zona di Marina di Mancaversa, dove la 22enne alloggiava in una casa vacanze insieme a delle amiche. Proprio qui si sarebbe consumata la violenza. Quella sera la comitiva di turiste avrebbe raggiunto Gallipoli e in un bar pare sia avvenuto l'incontro con i ragazzi. Insieme avrebbero poi raggiunto l'appartamento preso in affitto dalle giovani. La vittima, secondo quanto ricostruito finora e sulla base delle sue dichiarazioni, ma in fase di accertamento, si sarebbe appartata con uno degli ospiti. I due sarebbero poi stati raggiunti dagli altri ragazzi, che avrebbero violentato a turno la ragazza.
I quattro indagati, poco dopo la denuncia sporta dalla turista di Rimini, sono stati rintracciati dai carabinieri della compagnia di Casarano, articolazione territoriale dell’Arma, guidata nel Salento dal comandante provinciale Donato D’Adamo. Prima di recarsi in caserma, la presunta vittima si sarebbe confidata con le amiche, per poi fare formale denuncia. La giovane, visitata dai sanitari dell’ospedale Sacro Cuore di Gallipoli, sarebbe stata trattenuta in via cautelativa dai medici.