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Schianto Alcamo, la compagna di Fabio Provenzano: “Non era drogato, amava i suoi figli”

La fidanzata di Fabio Provenzano ha deciso di dire la sua sul compagno, l’uomo che dopo una diretta Facebook alla guida e sotto effetto di droga si è schiantato sulla A29 provocando la morte dei figli di 13 e 9 anni. Ieri il 34enne è uscito dal coma farmacologico: “Quella sera non era drogato come tutti dite, non ha mai voluto uccidere i suoi figli, viveva per loro”.
A cura di Susanna Picone
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“Fabio quella sera non era drogato come tutti dite, Fabio non ha mai voluto uccidere i suoi figli, Fabio viveva per loro. Ora lasciateci in pace”. È quanto scrive in una lettera inviata a PartinicoLive.it Valeria, la fidanzata ventottenne di Fabio Provenzano, l’uomo di trentaquattro anni che il 12 luglio scorso si è schiantato con la sua Bmw sulla A29, al bivio per Alcamo. Un incidente in seguito al quale sono morti entrambi i figli, avuti da un’altra donna, che viaggiavano con lui: Francesco di 13 anni, morto subito dopo lo schianto, e Antonino di 9, il cui decesso è avvenuto dopo dodici giorni dall’incidente. Dopo il terribile schianto è emerso che poco prima Provenzano aveva fatto una diretta Facebook mentre guidava e inoltre aveva assunto anche sostanze stupefacenti. Nelle scorse ore il trentaquattrenne, ricoverato all’ospedale Villa Sofia di Palermo, è uscito dal coma farmacologico e non è chiaro se sia stato informato della morte dei suoi figli. L'uomo è indagato dalla Procura di Trapani con l'accusa di omicidio stradale con l'aggravante di aver commesso il fatto sotto gli effetti di sostanze stupefacenti.

La lettera della compagna di Fabio Provenzano – “Finora non ho parlato – scrive la compagna dell’uomo – e non ho risposto a nessun insulto o nessun commento cattivo, perché l’ultimo dei miei pensieri eravate voi! Adesso dico basta! Sono 10 anni che sto con Fabio… Lui amava i suoi bambini, come un genitore sa amare i suoi figli". Secondo la donna, i giornali avrebbero approfittato della tragedia “facendo scandalo”: “Ma chi realmente sa la verità. Neanch'io la so.. So solo che abbiamo sofferto come solo dio sa! So che quando lui saprà morirà dentro e per sempre". E ancora, prosegue Valeria nella sua lettera: “Siamo esseri umani e tutti sbagliamo, tutti. Nessuno e dico nessuno ha diritto di giudicare! L’unica risposta che do sempre e continuerò a dare sempre: nessun genitore vuole il male dei suoi figli… Fabio quella sera non era drogato come tutti dite, Fabio non ha mai voluto uccidere i suoi figli, Fabio viveva per loro".

"Adesso lasciateci in pace" – Riguardo l’esito dei test tossicologici sull’uomo, la compagna si difende: “I giornali fanno il loro lavoro ma non sempre dicono o spiegano ciò che è vero! Test positivo al 2 livello significa altro ma visto che siete così bravi a leggere fate come ho fatto io… Fate una ricerca su Google e vedete cosa significa", sottolinea. "Il dolore della mamma, il dolore mio, il dolore degli zii, dei nonni, sarà come quello che proverà lui quando si sveglierà. Adesso per favore lasciateci in pace perché abbiamo già abbastanza dolore e rabbia dentro! Il sogno di Fabio e di Francesco era di venire a vivere con noi, non facevano altro che dirmi ‘non vedo l’ora che vi sposate e io vengo qui’ e come tutti ben sanno le mie porte erano aperte per tutti. Perché i grandi siamo grandi ma i bambini non hanno nessuna colpa", si legge ancora nella lettera.

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