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Diretta Facebook alla guida, nell’incidente morì il figlio: era sotto l’effetto di cocaina

Nell’incidente del 12 luglio scorso sulla A29 Palermo-Mazara del Vallo è morto uno dei figli di Fabio Provenzano, trentaquattrenne di Partinico. A quanto emerso, l’uomo tuttora ricoverato in ospedale aveva assunto droghe. Ancora in ospedale, con gravi danni cerebrali, l’altro figlio che era in auto con lui.
A cura di Susanna Picone
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È risultato positivo al test tossicologico Fabio Provenzano, l'uomo che il 12 luglio scorso ha perso il controllo della sua auto, una Bmw 320, sull'A29 Palermo-Mazara del Vallo. Nell’incidente è morto uno dei suoi figli, un ragazzo di tredici anni, mentre l’altro di nove anni è ancora ricoverato in gravissime condizioni. Anche Provenzano, trentaquattrenne originario di Partinico, è tuttora ricoverato all'ospedale Villa Sofia di Palermo. A quanto emerso adesso, giorni dopo lo schianto mortale, il papà che aveva anche fatto una diretta Facebook mentre guidava, era sotto l’effetto di sostante stupefacenti. A quanto si apprende, il trentaquattrenne è risultato positivo al livello due del test eseguito a margine dell'indagine della Polizia Stradale di Trapani. A Provenzano, che era già indagato dalla procura di Trapani per omicidio stradale avendo causato la morte del figlio Francesco, adesso viene contestata l'aggravante "del fatto commesso sotto l'effetto di sostanze stupefacenti".

Padre e figli sbalzati fuori dall'auto: il bambino sopravvissuto è in coma – L'incidente è avvenuto nella tarda serata di venerdì 12 luglio nei pressi dello svincolo autostradale Alcamo Est. Gli agenti della Polizia Stradale intervenuti sul luogo dello schianto avevano segnalato l'assenza di tracce di frenata. Secondo i riscontri raccolti, il padre dei due bambini avrebbe perso il controllo della sua auto e i tre sarebbero stati sbalzati fuori dal veicolo. Sia lui che suo figlio sono ricoverati al Villa Sofia. Antonino, il bimbo di nove anni, si trova nel reparto di neurorianimazione: è in coma con gravi danni cerebrali. L'indagine è coordinata dal pm Matteo Delpini. Acquisito anche il video, trasmesso in diretta dall'uomo attraverso la sua pagina Facebook e poi rimosso, in cui si vedeva il suo volto in modalità selfie mentre guidava.

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