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Omicidio di Noemi Durini a Lecce

Omicidio Noemi Durini, l’avvocato del fidanzato: “Lucio non sta bene, è molto segnato”

Lucio Marzo era capace di intendere e volere al momento dell’omicidio della sedicenne di Specchia Noemi Durini: lo dicono i periti del tribunale che hanno confermato anche la capacità del giovane di stare in giudizio. Recentemente il diciottenne ha puntato il dito contro il meccanico Fausto Nicolì.
A cura di Susanna Picone
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“Lucio non sta bene, è molto segnato da quanto avvenuto”. È quanto ha rivelato, parlando con i giornalisti, l'avvocato Luigi Rella, legale del ragazzo in carcere con l’accusa di aver ucciso lo scorso settembre la fidanzata sedicenne Noemi Durini. L’avvocato del neo-diciottenne questa mattina era presente presso il Tribunale dei Minorenni di Lecce per l'incidente probatorio sull'omicidio della sedicenne di Specchia. Lucio Marzo inizialmente aveva ammesso di aver ucciso Noemi – il corpo della ragazza fu trovato dieci giorni dopo la sua scomparsa da casa sotto un cumulo di pietre nelle campagne di Castrignano del Capo (Lecce) – poi di recente ha ritrattato la confessione e ha accusato del reato un meccanico di Salve (Lecce), Fausto Nicolì.

Lucio capace di intendere e volere – Il giovane accusato del delitto e detenuto nell'istituto penitenziario minorile di Quartuccio, in Sardegna, stamane è arrivato alle 8.30 a bordo di un cellulare della polizia penitenziaria dai vetri oscurati e in aula non è stato ascoltato. Gli avvocati delle parti hanno discusso sulla perizia redatta dai periti nominati dal Tribunale che hanno confermato la capacità di intendere e di volere del fidanzato di Noemi al momento del fatto, nonché la capacità di stare in giudizio. L’avvocato Rella ha quindi rivelato che il giovane – che è accusato di omicidio volontario con le aggravanti di aver commesso il fatto con premeditazione, per motivi abietti e futili e di aver agito con crudeltà –  “non sta bene” e che “è molto segnato”. “La carcerazione non piace a nessuno, specie a un ragazzo di quella età. Mi ha chiesto che vorrebbe un'altra sistemazione diversa dall'istituto penitenziario dove si trova, ma gli ho spiegato che per fatti del genere non possiamo farci illusioni particolari”, ha aggiunto l’avvocato.

Noemi picchiata e uccisa. I legali della famiglia: "Siamo fiduciosi" – La difesa si è riservata la possibilità di avanzare un nuovo accertamento peritale dato che dalla perizia psichiatrica depositata dai periti della Procura dei Minorenni di Lecce emergerebbero “una serie di contraddizioni e incompletezze”. Secondo quanto emerso dall'autopsia, prima di essere uccisa Noemi Durini è stata picchiata, probabilmente a mani nude, e poi accoltellata al capo e al collo. “Siamo fiduciosi, attendiamo il prosieguo del procedimento in maniera molto più tranquilla”, ha detto intanto uno dei legali della famiglia Durini, avvocato Mario Blandolino.

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