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Lampedusa, nell’hotspot è sempre più emergenza: 2100 persone ammassate tra rifiuti ed escrementi

Non si ferma l’emergenza dell’hotspot di Lampedusa: la struttura potrebbe contenere al massimo 350 persone per due giorni, invece ce ne sono oltre 2mila. Le autorità locali chiedono un intervento urgente a ministero dell’Interno e prefetture.
A cura di Giacomo Andreoli
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Nell'hotspot di Lampedusa ora dopo ora la situazione si fa sempre più drammatica. La struttura potrebbe contenere al massimo 350 persone ed è pensata per un soggiorno rapido, di massimo 2 giorni, invece da una settimana è sovraffollata ed è arrivata ora a contenere circa 2100 migranti. Le persone, così, sono letteralmente ammassate e costrette a dormire tra rifiuti dilaganti e perfino urina e feci per terra. Le immagini del centro non lasciano adito a dubbi: decine e decine di materassi sporchi gettati a terra, con i migranti che si contendono la rara ombra degli alberi negli spazi all'estero, visto che all'interno non c'è più posto. Da giorni nessuno raccoglie i rifiuti e le condizioni igieniche si fanno sempre più precarie.

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Gli operatori del centro sono disperati: con piccoli numeri riuscivano a lavorare, ma in queste condizioni risultano impossibili anche gli interventi minimi e indispensabili, essendo anche il personale proporzionato alla capienza massima. L'80% degli ospiti non ha un vero e proprio posto letto. Secondo l'ex sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini "la gente è costretta a vivere per terra sui propri escrementi senza scarpe e vestiti ed è uno scandalo: ci deve essere una gestione strutturata degli sbarchi nel nostro Paese". L'esponente del Partito democratico aggiunge poi che "gli sbarchi arrivano come rondini a primavera: ci sono ogni anno dʼestate, con il bel tempo e con numeri imprevedibili. I centri dʼaccoglienza possono andare in sovraffollamento, ma bisogna saper gestire i trasferimenti".

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Anche dal punto di vista sanitario, poi, risulta impossibile tutelare i più fragili, così come controllare l’isolamento dei casi di Covid o garantire i controlli per chi ha sintomi. Nel centro ci sono dei positivi già accertati e tanti altri soggetti che avrebbero bisogno di controlli, ma i numeri gonfiati non permettono alcun tipo di gestione. Il sindaco di Lampedusa Filippo Mannino tre giorni fa aveva chiesto il trasferimento immediato di centinaia di migranti e un incontro urgente alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese. Ora è arrivata sull'isola la nave San Marco della Marina, che imbarcherà subito 600 migranti da portare nel resto d'Italia. Nella struttura, però, al momento rimarranno ancora 1.250 persone, a fronte dei 350 posti disponibili. In ogni caso nei prossimi giorni dovrebbero continuare i trasferimenti, con le motovedette della Guardia di finanza e della Guardia costiera impegnate anche domani.

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