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Modena, ottimismo per il bimbo gettato dalla finestra: condizioni migliorano, ora respira da solo

La babysitter che ha lasciato cadere dalla finestra del secondo piano dell’appartamento di Soliera il bambino di 13 mesi di cui avrebbe dovuto prendersi cura ha chiesto alla sua avvocata Francesca Neri quali fossero le condizioni del piccolo.
A cura di Davide Falcioni
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Monica Santi, la babysitter che ha lasciato cadere dalla finestra del secondo piano dell'appartamento di Soliera il bambino di 13 mesi di cui avrebbe dovuto prendersi cura, ha chiesto alla sua avvocata Francesca Neri quali fossero le condizioni del piccolo. A renderlo noto è stata la stessa legale: "Le ho risposto che risponde alle terapie. Mi ha detto che tutti i giorni ha colloqui con uno psicologico e due volte è stata vista anche da uno psichiatra. Mi ha chiesto quando potrà vedere i suoi genitori: potrà farlo a breve, perché sono stati autorizzati". Gli esiti dei colloqui con gli specialisti di salute mentale saranno determinanti per stabilire la strategia difensiva che adotterà l'avvocata Neri, che nei prossimi giorni potrebbe chiedere al giudice la misura degli arresti domiciliari per la sua assistita; perché la babysitter possa tornare a casa, tuttavia, sarà necessario accertarsi che le sue condizioni di salute siano idonee.

Estubato il bimbo lasciato cadere dalla finestra

Nel frattempo aumenta l'ottimismo intorno al bambino, che dopo essere stato ricoverato in gravi condizioni nelle immediatezze dell'incidente di cui è stato protagonista, negli ultimi giorni ha fatto registrare un sensibile miglioramento. Il piccolo è stato estubato ed è in grado di respirare autonomamente. La prognosi dall'ospedale Maggiore di Bologna resta però riservata, e ciò significa che non è del tutto fuori pericolo e che la situazione va comunque costantemente monitorata. Nei giorni scorsi Monica Santi, la babysitter di 32 anni arrestata martedì scorso a Soliera (Modena), ha confessato durante l'udienza di convalida di aver compiuto il folle gesto. La donna ha spiegato di aver lasciato precipitare il bimbo deliberatamente per diversi metri, dal secondo piano dell'appartamento di via Arginetto 207 a Soliera. A soccorrerlo per prima è stata la colf che, scesa al secondo piano ha udito la babysitter 32enne ripetere più volte: "Adesso il bambino è libero".

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