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“Controlli ai non residenti”: torna la bufala del volantino del Ministero nata durante il Covid

Ha ripreso a circolare su WhatsApp e Facebook l’immagine di un avviso del Ministero dell’Interno che invita i cittadini ad aprire la porta di casa alle autorità che dovranno verificare se nell’appartamento sono presenti persone non residenti. Ma si tratta di una bufala: il falso volantino era circolato anche durante il lockdown.
A cura di Ida Artiaco
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"Ai sensi dell'articolo 650 del codice penale si invitano gli eventuali non residenti di questo edificio a lasciare le abitazioni ospitanti per rientrare nel loro domicilio di residenza. Le autorità svolgeranno dei controlli nei condomini e nelle abitazioni private".

Sta facendo il giro delle chat WhatsApp e dei gruppi su Facebook l'immagine di un avviso del Ministero dell'Interno in cui si esorta i cittadini non residenti a lasciare le proprie case pena una "ammenda fino a 206 euro, l'arresto fino a mesi, la reclusione da 3 a 12 anni nei casi più gravi". Si tratta, in altre parole, di un invito ad aprire la porta di casa alle autorità che dovranno verificare se nell'appartamento sono presenti persone non residenti.

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In realtà, si tratta di una bufala: l'avviso, che sarebbe stato affisso ai portoni dei palazzi di varie città italiane (le segnalazioni via social arrivano soprattutto da Napoli, Caserta, Bari e Roma), è falso, realizzato probabilmente con l'intento di intrufolarsi nelle case di anziani per derubarli dei loro averi, come hanno ricordato alcuni utenti sui social: "Stanno mettendo affissi ai portoni degli avvisi con i quali anticipano la richiesta di accesso agli appartamenti per il controllo della residenza. È falso. Sono ladri, la fonte è sicura. Avvisiamo più persone e condividiamo". E non è neanche la prima volta che viene condiviso via internet.

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Già a marzo 2020, durante il lockdown per la pandemia di Covid-19, lo stesso volantino (anzi, la stessa immagine) era circolato tra le chat WhatsApp e quelle Facebook. E già all'epoca molte amministrazioni comunali erano intervenute spiegando che si trattava di una truffa a cui non dare alcun credito.

Anche la Polizia era intervenuta invitando "a fare attenzione. Potrebbe essere l'astuta mossa di qualche malintenzionato per entrare nelle le case in questo periodo di emergenza per covid-19. Chiunque si imbatta in simili volantini è pregato di segnalarne la presenza alle forze di polizia e di non seguire le indicazioni indicazioni in essi contenute".

Perché l'avviso abbia ricominciato a circolare in rete a distanza di 3 anni non è dato saperlo, ma è probabile che qualche utente l'abbia inoltrata ad alcuni dei suoi contatti e da lì sia partita la catena. Ciclicamente, infatti, l'immagine viene lanciata nel web e fatta circolare nelle chat e sulle pagine Facebook collegate a diverse città italiane. Al momento non ci sono riscontri circa la presenza di tali volantini affissi nei quartieri cittadini, ma le forze dell'ordine hanno raccolto le segnalazioni arrivate e fatto accertamenti.

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