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Clima, con 3 gradi in più quello sul Mediterraneo è l’inverno più caldo in 30 anni

Quello che stiamo vivendo è, secondo i dati del Centro europeo di previsioni meteo a medio termine, l’inverno più anomalo dal 1990. Alessandro Gallo, esperto di Meteonetwork Sardegna. “Se l’atlante climatico 1990/2020 indicava l’inverno 1990 come mite e insolito per il continente europeo, i dati raccolti ci offrono elementi assolutamente non trascurabili in riferimento al cambiamento climatico”.
A cura di Susanna Picone
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Mimose fiorite in Liguria
Mimose fiorite in Liguria

L’inverno 2019/2020 sul Mediterraneo è il più anomalo degli ultimi 30 anni, con tre gradi in più rispetto alla media stagionale. Ad analizzare i dati raccolti dal Centro Europeo di Previsioni Meteo a Medio Termine (ECMWF) e spiegarli all’Ansa è il meteorologo Alessandro Gallo, esperto di Meteonetwork Sardegna. "Se l'atlante climatico 1990/2020 indicava l'inverno 1990 come mite e insolito per il continente europeo, i dati raccolti ci offrono elementi assolutamente non trascurabili in riferimento al cambiamento climatico", è quanto spiega l’esperto. Che prosegue parlando appunto dei gradi in più in media registrati in questi mesi: “L'anomalia termica contempla +3 gradi centigradi rispetto alla media di stagione, a causa della presenza quasi costante di aria mite spinta sul Mediterraneo dal sistema anticiclonico africano". Gli effetti di questo clima anomalo si stanno facendo sentire su tutto il bacino tra Africa ed Europa meridionale. "All'inverno meteorologico rimangono poco più di due settimane e, in tendenza, non si individuano cambiamenti significativi", ha aggiunto ancora il meteorologo.

Colture in tilt a causa dell'inverno anomalo – Chiaramente, in un inverno con tre gradi in più rispetto alla media, la natura ne risente. Secondo quanto emerge da una analisi di Coldiretti si sono verificate fioriture anticipate delle mimose in Liguria e dei mandorli in Puglia, Sicilia e Sardegna dove inizia a sbocciare anche qualche pianta da frutto. In Abruzzo sono in fase di risveglio gli alberi di susine, pesche mentre gli albicocchi in Emilia hanno già le gemme che si stanno aprendo nei noccioleti del Piemonte. Questo inverno è stato anche segnato dalla mancanza di pioggia che ha favorito lo smog nelle città italiane e provocato l’allarme siccità in molte aree del centro sud. Secondo Coldiretti sono Puglia e Basilicata a destare le maggiori preoccupazioni per la carenza di risorse idriche. Le alte temperature stanno inoltre favorendo la sopravvivenza degli insetti arrivati in Italia dall’estero con il surriscaldamento del clima che stanno provocando una strage nei raccolti in Italia dove per la sola cimice asiatica nel 2019 si contano danni per 740 milioni a 48mila aziende agricole.

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