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Arriva il nuovo bonus bebè: come funziona e chi può presentare domanda

Il bonus bebè è stato rinnovato per il 2019 e l’importo dell’assegno per i neo-genitori viene aumentato del 20% in caso di secondo figlio. Ecco quali sono tutte le novità sull’assegno di natalità, di cosa si tratta, come funziona, chi può presentare domanda e quali sono i sistemi da utilizzare per farlo.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il bonus bebè è stato rinnovato anche per i nuovi nati o adottati nel 2019. Una proroga che prevede anche un leggero aumento dell’assegno per i neo-genitori in caso di secondo figlio. Le novità sono state introdotte con il recente decreto fiscale che ha rinnovato l’assegno di natalità anche per il 2019. Ma solamente per il primo anno di vita del bambino, così come avvenuto già a partire dal 2018. Inizialmente, la misura introdotta nella scorsa legislatura, prevedeva un assegno per i primi tre anni di vita. L’importo per le neo-famiglie è di 960 euro annui, 80 al mese. Ma dal prossimo anno verrà aumentato per il secondo figlio, passando a 1.152 euro. Un aumento del 20% che consente alle famiglie di ricevere 96 euro al mese. L’assegno raddoppia in caso di Isee inferiore ai 7mila euro: diventa quindi di 96 euro al mese (1.920 annui) per un figlio e di 192 per il secondo.

Il bonus bebè viene erogato per i bambini nati o adottati tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2019. Per accedere all’assegno è necessario presentare domanda all’Inps per quello che viene definito bonus a sostegno della natalità. La richiesta deve essere effettuata entro 90 giorni dalla data di nascita o dall’entrata in famiglia in affido o per adozione del figlio. Va presentata per via telematica all’Inps (per chi ha il Pin dispositivo per accedere), tramite patronato o attraverso il contact center dell’istituto di previdenza.

Cos’è e come funziona il bonus bebè

Il bonus bebè è un assegno mensile destinato alle famiglie per ogni figlio nato, adottato o in affido, ma solamente se si ha un Isee non superiore a 25mila euro annui. L’assegno viene corrisposto ogni mese fino al compimento del primo anno di età (o del primo anno di ingresso in famiglia) del bambino. L’assegno spetta a partire dal mese di nascita o di ingresso in famiglia del minore e la domanda deve essere presentata entro 90 giorni. Se non è possibile concedere l’assegno al genitore richiedente (magari perché è decaduta la potestà genitoriale), può subentrare l’altro genitore. Così come avviene in caso di decesso del genitore richiedente.

L’importo dell’assegno dipende dal reddito Isee: se è inferiore a 7mila euro è di 1.920 euro annui. Se è tra i 7mila e i 25mila euro è di 960 totali. Il pagamento viene effettuato dall’Inps mensilmente tramite bonifico, accredito su conto corrente, libretto postale o carta prepagata con Iban intestati al richiedente. Il pagamento viene erogato a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. Se viene presentata entro il termine dei 90 giorni, il primo pagamento comprende anche l’importo delle eventuali mensilità precedenti.

Chi può presentare domanda

La domanda può essere presentata da un genitore con cittadinanza italiana, di uno stato del’Ue o permesso di soggiorno di lungo periodo. Deve essere residente in Italia e convivente con il figlio e l’Isee non deve superare i 25mila euro. In caso di più figli bisogna presentare una domanda ciascuno. La domanda si presenta online una sola volta per ogni figlio attraverso il servizio dedicato dell’istituto di previdenza. Sul portale si può anche verificare l’esito della domanda. È possibile fare richiesta anche attraverso il contact center al numero 803 164 o tramite enti di patronato.

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