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Il bonus di 80 euro andrà anche ai sacerdoti

La conferma dalla circolare di attuazione del bonus dell’Agenzia delle Entrate: “I sacerdoti sono potenziali beneficiari del credito”.
A cura di Redazione
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C'era grande attesa per capire in che modo il bonus di 80 euro al mese in busta paga sarebbe diventato "operativo", quali cioè sarebbero state le indicazioni dell'Agenzia delle Entrate per l'erogazione del bonus. Tra conferme sostanziali è chiaro ormai che non servirà alcun tipo di richiesta formale da parte del lavoratore, tranne per i casi in cui "il lavoratore non abbia un sostituto d'imposta, ad esempio perché il rapporto di lavoro si è concluso prima del mese di maggio" e dunque potrà richiederlo nella dichiarazione dei redditi per il 2014.

Ma la circolare contiene anche alcune particolarità. Figurano (abbastanza logicamente diremmo) tra i potenziali beneficiari anche i dipendenti delle amministrazioni di Camera, Senato, Quirinale e Corte Costituzionale. Mentre hanno potenzialmente diritto al bonus di 80 euro anche i contribuenti il cui reddito complessivo è formato dai redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente di cui all’articolo 50,  comma 1, del TUIR. Tra questi spiccano i sacerdoti, che compaiono alla lettera d del testo citato (TUIR: "Sono assimilati ai redditi di lavoro dipendente le remunerazioni dei sacerdoti, di cui agli articoli 24, 33, lettera a), e 34 della legge 20 maggio 1985, n. 222, nonche' le congrue e i supplementi di congrua di cui all'articolo 33, primo comma, della legge 26 luglio 1974, n. 343") e dunque potrebbero aver diritto al bonus se il loro guadagno risultasse inferiore alla soglia dei 26mila euro annui.

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