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Vicenza, giallo sulla multa per eccesso di velocità: la prende un uomo morto qualche ora prima

L’autovelox intercetta un’auto che viaggia a velocità eccessiva a Vicenza e qualche settimana dopo qualcuno dichiara che al volante c’era il proprietario dell’auto, un pensionato veneziano, a cui dover togliere dunque i punti dalla patente. Ma non era possibile dato che al momento dell’infrazione lui era già morto da qualche ora.
A cura di Susanna Picone
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Una multa per eccesso di velocità e la successiva richiesta di togliere i punti dalla patente alla persona a cui è intestata l’auto, un pensionato di Venezia. Peccato però che, quando l’autovelox ha intercettato quel veicolo che viaggiava a una velocità eccessiva a Vicenza, quel pensionato era morto da qualche ora. Insomma, proprio non poteva trovarsi al volante della sua automobile beccata dalla polizia. È nato così il “giallo” di una multa per eccesso di velocità che ha spinto la procura ad avviare un’inchiesta. Come si legge sui quotidiani di Vicenza e Verona che hanno ricostruito l’accaduto, la polizia aveva multato tramite l’uso dell’autovelox quest’auto intestata al pensionato veneziano che appunto sfrecciava a velocità eccessiva a Vicenza. Qualche settimana dopo il provvedimento, qualcuno aveva sottoscritto a nome suo che era proprio lui al volante, e quindi che gli fossero tolti i punti dalla patente in seguito all'infrazione del codice della strada. Ma, come è stato accertato poco dopo, quella dichiarazione non poteva in alcun modo corrispondere a verità dato che al momento della multa il pensionato proprietario dell’auto era morto da qualche ora.

Negli ultimi anni della sua vita il pensionato veneziano avrebbe ricevuto diverse multe – Scoperto ciò, la procura ha dunque avviato un’inchiesta per falso, al momento a carico di ignoti. Gli inquirenti vogliono capire chi, in questa occasione e non solo, era davvero alla guida dell’auto del pensionato veneziano: a quanto emerso l’uomo, nel corso degli ultimi anni della sua vita, avrebbe ricevuto diverse multe e si sarebbe sempre assunto la responsabilità facendosi togliere i punti dalla patente. Anche quando difficilmente avrebbe potuto guidare, dato che si trovava in una casa di riposo o ricoverato in ospedale o, come in questo ultimo caso, era ormai passato a miglior vita.

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