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Toronto, chi è l’attentatore: un 29enne con gravi problemi psichici

Faisal Hussain, 29 anni, è l’uomo che domenica sera ha aperto il fuoco uccidendo una bambina di 10 anni e una ragazza di 18 a Toronto. I suoi familiari hanno spiegato che da tempo era in cura per dei gravi problemi psicologici.
A cura di Davide Falcioni
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Ha un nome e un volto l'uomo che domenica sera ha compiuto un attentato nel quartiere greco di Toronto, in Canada, uccidendo una bambina di 10 anni e una ragazza di 18 e ferendo altre quattordici persone: si tratta di Faisal Hussain, 29 anni. Sarebbe stato lui ad aprire il fuoco contro le due giovanissime prima di rivolgere l'arma verso se stesso e suicidarsi. Lo ha fatto sapere, in serata, il corpo speciale della polizia dell'Ontario senza precisare quale sia stato il movente dell'aggressione, ma spiegando che con assoluta certezza il 29 era alle prese con gravi problemi psicologici. L'attentatore, stando a quanto avrebbe ammesso la sua stessa famiglia, soffriva di psicosi e depressione. L'uomo ha sparato con una pistola contro diversi passanti e avventori di bar e ristoranti della città canadese, particolarmente affollati di domenica sera, uccidendo le due vittime e ferendo altre 13 persone. Tre mesi fa, sempre a Toronto, un uomo alla guida di un furgone aveva investito e ucciso 10 persone in un attacco apparentemente diretto contro un gruppo di donne.

Stando a quanto finora è stato possibile ricostruire Hussain avrebbe sparato tra i 20 e i 30 colpi d'arma da fuoco prima di morire a sua volta: non è chiaro se si sia tolto la vita oppure se sia stato colpito durante un conflitto a fuoco con la polizia. Quel che è certo è che il movente è ancora sconosciuto e che non vi è stata nessuna rivendicazione dell'attentato.

La famiglia di Hussain ha immediatamente diramato un comunicato per esprimere le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime e per mostrare solidarietà a chi è stato ferito: “Nostro figlio aveva gravi problemi mentali, ha lottato per tutta la sua vita con psicosi e stati di depressione”, hanno spiegato, aggiungendo che il 29enne era stato sottoposto a diverse terapie mediche, ma senza ottenere risultati significativi: “Anche se abbiamo fatto del nostro meglio per aiutarlo attraverso la sua vita di stenti e di dolore, non avremmo mai immaginato che ci potesse essere una fine così devastante e rovinosa. I nostri cuori sono a pezzi per le vittime e per la nostra città”. Faisal Hussain, inoltre, sarebbe stato colpito nell'ultimo periodo da importanti traumi: ha perso la sorella in un incidente stradale e un altro fratello è stato ricoverato per un ictus.

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