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Toninelli: “Le pressioni per non pubblicare gli atti di Autostrade arrivarono da Aiscat”

Il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, torna a parlare delle pressioni ricevute per non pubblicare gli atti della concessione ad Autostrade per l’Italia e afferma, in diretta televisiva, che dall’Aiscat arrivò una diffida in quanto la pubblicazione avrebbe potuto comportare il “reato di aggiotaggio”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, svela il mistero dopo le sue dichiarazioni di ieri nell’aula della Camera sulle pressioni ricevute per non pubblicare gli atti della concessione ad Autostrade per l’Italia. Durante la trasmissione In Onda, su La7, Toninelli ha spiegato che “arrivò una diffida” da Aiscat, l’Associazione delle Società Concessionarie Autostradali, seguendo l’ipotesi che la pubblicazione degli atti delle concessioni potesse configurare il “reato di aggiotaggio”. Toninelli ha anche aggiunto che “alcuni dirigenti del ministero, che come voi hanno famiglia, temevano di finire in mezzo a una strada”. Da questa situazione sarebbe derivata una condizione di “paura”, stando alle parole pronunciate dal ministro.

Toninelli ha detto di aver poi chiesto il parere dell’Anac sulla eventuale pubblicazione, ricevendo una risposta positiva. “Capisco il nervosismo della vecchia politica – ha detto in merito alle reazioni dell'opposizione che ha chiesto di fare i nomi – la quale ha permesso la creazione di questa mangiatoia che ha dato ai privati miliardi”. E poi l’attacco del ministro si è concentrato su un gruppo del mondo dell’editoria: “Ci sono persone del gruppo Repubblica-L'Espresso nel cda di Atlantia. Purtroppo alcune linee editoriali lasciano qualche dubbio”.

Gli sfollati potranno tornare qualche ora a casa

Toninelli ha fatto sapere che per gli sfollati, coloro che vivevano sotto il Ponte Morandi di Genova, ci sono "buone possibilità" di tornare per qualche ora nelle loro case per poter recuperare qualche oggetto e gli effetti personali. Ciò dovrebbe avvenire grazie all'utilizzo di alcuni speciali sensori che consentirebbero un monitoraggio del ponte, avvertendo in caso di qualsiasi pericolo.

In arrivo il decreto Genova

Il decreto Genova, così come il governo lo chiamerà, verrà approvato dall'esecutivo "nei prossimi giorni", secondo quanto assicura ancora Toninelli. Si tratterà di un provvedimento che riguarda "i mutui delle famiglie, che evidentemente non possono più pagarli, e le imprese, con agevolazioni fiscali". Una norma inserita nel decreto sarà quella per cui si prevederà "l'obbligo del collaudo", in modo tale che la concessionaria dovrà obbligatoriamente verificare se un'opera è stabile: "Se non lo è, lo chiuso".

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