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Studente ha il tumore: i suoi compagni fanno vaccino antinfluenzale per non farlo ammalare

Gli studenti di una classe del liceo Amaldi di Novi si sono vaccinati in solidarietà con un ragazzo affetto da un osteosarcoma e che per curarsi deve ricorrere a cure sanitarie a Bologna molto pesanti che gli hanno ridotto al minimo le difese immunitarie.
A cura di D. F.
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Quando Giampaolo Bovone, preside del liceo Amaldi di Novi, ha ricevuto la telefonata del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin lo stupore del dirigente scolastico è stato enorme. L'espenente del governo, infatti, gli ha raccontato di avere letto sui social network della bella storia che ha coinvolto la quinta E del suo istituto. "I ragazzi – spiega il preside – stimolati e convinti dalla professoressa di scienze Monica Lupori hanno deciso di vaccinarsi in massa contro l’influenza. Un gesto nobile: in classe studia Simone Dispensa, ragazzo affetto da un osteosarcoma e che per curarsi deve ricorrere a cure sanitarie a Bologna molto pesanti che gli hanno ridotto al minimo le difese immunitarie. Per lui un’influenza diventa un problema". Per questo nei giorni scorsi i suoi compagni si sono presentati al distretto per vaccinarsi, un gesto che ha profondamente emozionato la famiglia di Simone e che è giunto – come racconta La Stampa – alle orecchie del ministro della Salute che oggi alle 13 ha parlato con la classe in viva voce ringraziandoli a nome dell’Italia intera e impegnandosi a venirli a trovare a Novi alla prima volta che da Roma salirà in Piemonte.

"Desidero – ha scritto il ministro in un post sulla sua pagina Facebook – fare i miei più sinceri complimenti agli studenti della classe V E del Liceo linguistico Amaldi di Novi Ligure, che per proteggere dal virus dell’influenza un loro compagno, che sta lottando contro un tumore, si sono tutti vaccinati. Stamattina ho parlato con il preside e la docente che ha sensibilizzato i ragazzi sull’importanza del concetto di immunità di gregge. È una storia esemplare, bellissima, di senso civico e generosità che parte dai giovani. È raro infatti vedere dei ragazzi di 18 anni che chiedono di vaccinarsi contro l’influenza e, soprattutto in un periodo come questo dove questa forma di prevenzione viene messa in discussione da sospetti immotivati e fake news che viaggiano sul web. Tutto ciò evidenzia come quando in gioco ci sia la salute di una persona cara ogni dubbio scompare. Oggi da questi studenti abbiamo tutti ricevuto una grande lezione".

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