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Storia dei referendum abrogativi: quorum raggiunto 35 volte su 62

Mentre cresce l’attesa per i referendum di domenica e lunedì, la redazione di Fanpage è andata a spulciare i referendum degli anni passati. Nelle 62 consultazioni referendarie il quorum è stato raggiunto 35 volte, l’ultima volta nel 1995.
A cura di Alfonso Biondi
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Italiani alle urne

Sale la febbre da quorum. Domenica 12 e lunedì 13 sono previsti quattro referendum abrogativi: due riguarderanno l'acqua, uno il nucleare, uno il legittimo impedimento.  Affinché la consultazione venga ritenuta valida dovranno recarsi alle urne il 50%+1 degli aventi diritto: missione possibile? Chissà. Al momento è molto difficile fare delle previsioni. A tal proposito, può essere però molto interessante andare a spulciare quanto accaduto nei referendum degli anni passati cosicché ci si possa fare un'idea della "history" di questa tipologia di consultazione. In Italia, escludendo i 4 referendum previsti domenica e lunedì, si sono tenuti complessivamente 62 referendum abrogativi di legge: 35 volte si è riusciti a raggiungere il quorum; 27 volte, invece, no.

C'è da sottolineare che la maggior parte delle volte più referendum vengono accorpati in un'unica giornata: è il caso della consultazione di quest'anno che chiamerà gli italiani a esprimesi su 4 referendum. Tuttavia, in passato, gli elettori si sono trovati anche a votare 12 referendum in uno stesso giorno, come accaduto nel 1995. I 62 referendum abrogativi hanno chiamato gli italiani alle urne 15 volte: nel 1974, 1978, 1981, 1985, 1987, 1990, 1991, 1993, 1995, 1997, 1999, 2000, 2003, 2005, 2009. Il quorum è stato raggiunto in 8 occasioni su 15.

Il primo referendum abrogativo s'è tenuto il 12 maggio del 1974 e riguardava l'abrogazione della legge Fortuna-Baslini, con la quale era stato introdotto in Italia il divorzio. Gli italiani che si recarono al voto furono l'87,7% degli aventi diritto e il 59,93% di loro votò per il no.

L'ultima consultazione risale invece a 2 anni fa, precisamente al 21 e 22 giugno del 2009. Allora i referendum sui quali gli italiani furono chiamati a pronunciarsi erano 3 e riguardavano l'assegnazione del premio di maggioranza alla lista più votata, anziché alla coalizione (Camera dei deputati); l'assegnazione del premio di maggioranza alla lista più votata, anziché alla coalizione (Senato); l'impossibilità per una stessa persona di candidarsi in più circoscrizioni. Per il primo quesito e il secondo quesito votò il 21,3% degli aventi diritto; per il terzo il 23,84%. Quorum non raggiunto.

L'ultima volta che si è registrato il quorum di partecipazione è stato nel 1995. Allora i referendum erano ben 12 e riguardavano gli argomenti più disparati: dalla legge elettorale nei comuni alla raccolta della pubblicità radiotelevisiva fino al soggiorno cautelare per gli imputati per reati di mafia. Dal 1995 ci sono state altre 6 consultazioni, nessuna delle quali ha fatto segnare il quorum di partecipazione. Nel 1999 ci si è andati molto vicini con un affluenza pari al 49,6% degli aventi diritto.

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