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Piatti svela cosa è successo con Sinner: “Se uno vuole restare qui, deve sottostare ai miei metodi”

Riccardo Piatti fa luce sulla separazione dello scorso febbraio con Jannik Sinner, adesso seguito da Simone Vagnozzi: “I figli a volte decidono di andare a studiare all’estero e se ne vanno…”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Reduce dal torneo di Montecarlo, dove è stato battuto nei quarti di finale soltanto da uno Zverev in versione di gran lusso, Jannik Sinner ha confermato di essere destinato a scrivere pagine di successo per il tennis italiano. Il 20enne altoatesino – pur afflitto negli ultimi tempi dal suo tallone d'Achille delle vesciche ai piedi, che lo hanno costretto al ritiro a Miami contro Cerundolo – ha dimostrato di aver ripreso quella ascesa verso il top mondiale che qualcuno aveva temuto fosse messa a rischio dalla sorprendente separazione dal suo coach Riccardo Piatti.

Il messaggio di addio all'allenatore che aveva portato Sinner nella top ten lo scorso novembre – al nono posto, suo best Ranking – era stato seguito a metà febbraio dalla comunicazione del suo nuovo coach, Simone Vagnozzi, che ha cominciato a seguirlo dal torneo di Dubai, dove il ragazzo di San Candido ha perso nei quarti dall'amico Hurkacz. Da lì in poi Sinner ha vinto i due singolari in Coppa Davis contro la Slovacchia, si è ritirato per sintomi influenzali prima di scendere in campo contro Kyrgios negli ottavi di Indian Wells, poi sono arrivati il ritiro per vesciche durante il match di quarti di Miami contro Cerundolo ed infine la sconfitta con Zverev a Montecarlo la scorsa settimana.

Jannik Sinner impegnato a Montecarlo
Jannik Sinner impegnato a Montecarlo

Molto si è detto sui motivi della separazione con Piatti, col quale lo legava un rapporto molto forte che tuttavia si era incrinato negli ultimi tempi: dissidi legati a scelte sulla programmazione, ma anche un'insofferenza da parte di Sinner apparsa evidente in occasione dell'ultimo Australian Open. Adesso a fare luce sull'addio, almeno dal suo punto di vista, ci pensa Piatti, intervenuto a RMC Sport: "Sono contento che abbia preso questa decisione. Io ho la mia filosofia, i miei metodi. Se uno vuole restare qui, deve sottostare ai miei metodi. A 20 anni ci sta che si voglia andare a cercare nuove strade, fa parte della vita. Certo, faceva parte della famiglia, ma non è obbligatorio rimanere nella propria famiglia. I figli a volte decidono di andare a studiare all'estero e se ne vanno. Ma se restano, devono seguire i miei metodi".

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