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Torneo di Wimbledon 2025

Jasmine Paolini tormentata dall’eliminazione a sorpresa da Wimbledon: “Sto ancora pensando al 2° set”

La corsa di Jasmine Paolini a Wimbledon 2025 si ferma al secondo turno con una sconfitta inattesa contro Kamilla Rakhimova. La n.5 del mondo crolla al terzo set e perde punti pesanti in ottica ranking e WTA Finals. “Ho commesso errori stupidi, è dura da accettare”, ammette l’azzurra.
A cura di Michele Mazzeo
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Una sconfitta che brucia. Jasmine Paolini saluta Wimbledon 2025 al secondo turno e lo fa nel modo più amaro: cedendo in tre set alla numero 80 del ranking, la russa Kamilla Rakhimova, con il punteggio di 4-6 6-4 6-4. Un'eliminazione inattesa, pesante, che rischia di compromettere anche la corsa verso le WTA Finals di Riad e che la fa scivolare già all'ottavo posto del ranking.

Per la toscana, finalista nel 2024, un k.o. che pesa anche mentalmente. In un'edizione dei Championships segnata dall'imprevedibilità e dalle tante uscite anticipate delle teste di serie, Paolini crolla sotto il peso degli errori: ben 40 quelli non forzati, insieme a una lunga serie di occasioni mancate nei momenti decisivi.

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Dopo un primo set vinto, la numero 5 del mondo si è smarrita tra disattenzioni e cali di concentrazione. Il match è durato poco meno di due ore e mezza, ma è stato sufficiente per regalare a Rakhimova il pareggio nei precedenti e a Jasmine una cocente delusione, certificata da un saluto sbrigativo e il rientro immediato negli spogliatoi.

In conferenza stampa, Paolini non nasconde il malessere:
"È dura da accettare, sto ancora pensando a quel secondo set. Lei ha giocato bene ma io avrei dovuto fare qualcosa in più. Avrei dovuto mantenere alta la concentrazione e non perdere così spesso l'attenzione", ha ammesso l'azzurra. "Ho avuto tante opportunità, ho commesso errori stupidi e ho mancato qualche risposta nei momenti importanti. Questo le ha dato fiducia".

Il rammarico si mescola all'autocritica, anche riguardo alla tenuta mentale: "Nel secondo set la mia attenzione andava e veniva mentre lei giocava sempre meglio. Se avessi messo la testa avanti magari avrei trovato un po' di tranquillità", ha spiegato. "Su questa superficie tutto può girare in un attimo, bisogna essere solidi mentalmente".

I rimpianti non mancano nemmeno per la gestione del calendario: "Forse con il senno di poi avrei potuto saltare Berlino dopo il Roland Garros, come l'anno scorso. Ma non ha senso parlarne ora", ha detto. "Speravo di poter gestire meglio la partita oggi e rimanere concentrata fino alla fine".

Ora l'obiettivo diventa resettare e ripartire: "Mi sentivo meglio del primo turno ma senza l'attenzione giusta non si può competere a questi livelli. Se voglio rimanere in alto devo imparare da giornate come questa", ha concluso la 29enne.

Con l'eliminazione da Wimbledon e il fardello dei punti della finale 2024, la seconda parte di stagione si preannuncia decisiva: Paolini potrà finalmente giocare senza pressioni, ma dovrà guardarsi le spalle da chi scalpita, come Navarro, Anisimova, Rybakina e Svitolina.

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