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Leclerc vince in Austria con il misterioso “Piano E”, la strategia Ferrari ignota anche nel team

La strategia attuata dal muretto Ferrari nel GP d’Austria della Formula 1 2022 e comunicata sia a Leclerc che a Sainz come “Piano E” ha stupito tutti compresi alcuni membri della scuderia che pur avendo partecipato alle riunioni pre-gara non erano a conoscenza della sua esistenza.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo il GP d'Austria della Formula 1 2022 vinto da Charles Leclerc con un'impresa epica nel finale la Ferrari sembra poter guardare con ottimismo al futuro, almeno per quel che riguarda le prestazioni della sua Power Unit ma anche per le strategie messe in atto dal muretto che, più volte in questa stagione (soprattutto a Monte-Carlo e a Silverstone), avevano penalizzato il monegasco.

Nella gara del Red Bull Ring invece la strategia studiata dagli uomini del Cavallino è stata perfetta, tanto che, se non fosse stato per l'improvvisa rottura del motore della F1-75 di Carlos Sainz e la conseguente Virtual Safety Car, la scuderia di Maranello avrebbe quasi certamente messo a segno una doppietta in casa dei rivali.

Resosi conto del fatto che entrambe le Rosse erano più performanti della Red Bull di Max Verstappen su entrambe le mescole utilizzate (quella media e quella dura) infatti gli strateghi della Ferrari hanno deciso di non giocare in marcatura sull'olandese (che avendo anticipato il primo pit-stop si era messo su una strategia da almeno due soste) e di cambiare in corso d'opera il piano inizialmente stabilito.

Nel momento in cui i due alfieri del Cavallino hanno preso la testa della corsa sorpassando Verstappen infatti il muretto della Ferrari ha comunicato loro in radio che stava prendendo in considerazione l'applicazione del misterioso "Piano E" che ha preso alla sprovvista i tanti tifosi della Rossa che prima d'ora non avevano mai sentito parlare di questa strategia.

Quello che sorprende però è che anche persone che fanno parte del team della Ferrari non fossero a conoscenza di questa strategia. Nel post-gara infatti Marc Gené, che prima di essere commentatore della Formula 1 per Sky è uno dei membri della scuderia più vicini al team principal Mattia Binotto, al Race Director Laurent Makies e al capo degli strateghi Inaki Rueda, ha rivelato che pur avendo partecipato alla riunione pre-gara fatta con i piloti non sapeva dell'esistenza di questo "Piano E" attuato poi dal Cavallino in gara al Red Bull Ring.

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L'ex pilota di Formula 1 spagnolo ha difatti svelato che durante il tradizionale briefing fatto prima di scendere in pista erano state illustrate solo quattro possibili strategie: "C'era il Piano A e quelli B, C e D. Di questo Piano E non se ne è parlato" ha difatti risposto Gené a chi gli chiedeva delucidazioni in merito. Probabilmente la strategia che ha permesso a Charles Leclerc di vincere il GP d'Austria e che, quasi certamente, avrebbe consentito a Carlos Sainz di completare la doppietta Ferrari (se non fosse per l'improvviso guasto al motore che lo ha messo ko mentre era in lotta con Verstappen per la seconda posizione), riguardava un'istruzione sulla gestione delle gomme che solo i piloti e pochissimi uomini del team conoscono.

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