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La Ferrari svela il bluff a fine Mondiale: “Non abbiamo mai sviluppato la SF21”

Mattia Binotto a due gare dal termine del Mondiale di Formula 1 2021 ha rivelato che la SF21 di Leclerc e Sainz non è mai stata sviluppata nel corso della stagione. Il team principale della Ferrari ha ammesso che per tutto l’anno a Maranello si è lavorato solo sulla vettura per il 2022.
A cura di Michele Mazzeo
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Quando mancano soltanto due Gran Premi alla fine del Mondiale di Formula 1 2021 e con un terzo posto nella classifica Costruttori ormai messo in cassaforte (39,5 i punti di vantaggio sulla McLaren dopo il GP del Qatar), la Ferrari svela il piccolo bluff messo in atto nel corso della stagione annunciando una notizia che farà di certo felice i suoi tifosi in vista del prossimo campionato.

Il team principal del Cavallino Mattia Binotto ha infatti rivelato che, contrariamente a quanto si è portati a pensare dall'evidente miglioramento delle prestazioni nella seconda metà dell'attuale stagione, a Maranello nel corso dell'anno non si è mai lavorato sulle SF21 di Charles Leclerc e Carlos Sainz alle quali non sono dunque stati apportati aggiornamenti (se non all'inizio). "Non abbiamo mai sviluppato veramente l'auto attuale. Abbiamo solo fatto degli sviluppi all'inizio della stagione, e basta" ha detto infatti a riguardo il numero uno della squadre corse della Ferrari all'edizione francese di Motorsport.

Ovviamente la nuova power unit montata per la prima volta sulla vettura di Leclerc nel GP di Russia e su quella di Sainz nel GP della Turchia ha favorito in qualche modo i progressi della SF21 ma, come confermato dallo stesso Binotto, questo rientrava nel piano di sviluppo in vista del 2022 al quale la scuderia ha concentrato le proprie energie e risorse nel corso di questa stagione.

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"A parte la power unit, ma in questo caso si trattava di uno sviluppo in vista del 2022, tutti i nostri sforzi fin dall'inizio della stagione sono sempre stati rivolti alla vettura del 2022. Su questo non abbiamo mai fatto compromessi. Quindi diciamo che non ci è mai venuto in mente in nessun momento di provare a penalizzare il 2022 a vantaggio del 2021" ha infatti aggiunto il team principal della Ferrari lasciando intendere che la squadra del Cavallino si farà trovare pronta per la rivoluzione regolamentare della Formula 1 che avverrà a partire dalla prossima stagione con il ritorno alle monoposto "a effetto suolo".

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Alla luce di ciò inevitabilmente viene da chiedersi cosa, oltre alla nuova power unit, abbia migliorato le prestazioni della Ferrari nella seconda parte del Mondiale 2021. A rispondere è ancora una volta Mattia Binotto che ha sottolineato che dietro i progressi fatti dalla scuderia di Maranello vi sia la crescita della squadra su vari livelli, anche quelli non direttamente collegati alla pista: "Se oggi siamo al terzo posto è perché la squadra (il modo in cui lavora nei diversi weekend) è sicuramente migliorata molto dall'inizio della stagione, e non perché la macchina è stata sviluppata – ha difatti detto l'ingegnere modenese –.

Penso che la squadra corse abbia fatto molti progressi dall'inizio della stagione ad oggi nella strategia, nell'organizzazione, nella comunicazione con i piloti, nella comprensione di ciò che stiamo facendo e in termini di gestione delle gomme – ha poi aggiunto il team principal della Ferrari –. Dopo la corsa al Paul Ricard (il GP di Francia, ndr) la squadra ha sviluppato tanti piccoli strumenti e metodologie per cercare di fare le cose meglio. Abbiamo fatto molti progressi – ha infine chiosato Mattia Binotto – e questo è fantastico, soprattutto per quello che dovremo fare nel 2022".

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