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Formula Uno, tutti contro la Racing Point: anche la Ferrari fa ricorso dopo la sentenza FIA

Dopo Renault, McLaren e Williams, anche la Ferrari ha deciso di ricorrere in appello contro la sentenza della FIA che ha punito la Racing Point per il caso dei freni copiati dalla Mercedes. “Quando a scuola uno viene sorpreso a copiare, non viene punito solo lui ma finisce in castigo anche chi gli ha passato il compito sotto banco. In F1 con il caso Racing Point non è successo. Quindi questa sentenza non ci convince”, ha dichiarato Mattia Binotto.
A cura di Alberto Pucci
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A poche ore dal semaforo verde del Gran Premio del 7oesimo anniversario della Formula Uno, continua a far discutere la sentenza della FIA presa nei confronti della Racing Point: colpevole di aver copiato e installato sulla vettura di quest'anno le prese d’aria dei freni della Mercedes 2019. Di fronte alla punizione (15 punti tolti classifica costruttori e multa di 400mila euro), il team del canadese Lawrence Stroll ha così scelto di appellarsi contro la decisione della Federazione dando però spunto anche ad altre scuderie di inserirsi in questa battaglia legale.

Nelle ultime ore la protesta contro la Racing Point si è infatti estesa a macchia d'olio, coinvolgendo anche Renault, McLaren e Williams: tutte pronte a ricorrere in appello contro una sentenza che non convince e che permette alla Racing Point di utilizzare comunque le prese incriminate perché, come hanno dichiarato i giudici della FIA, ‘è illogico pensare che possa dimenticare le conoscenze acquisite‘.

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Il sarcasmo di Mattia Binotto

Insieme a Renault, McLaren e Williams anche la stessa Ferrari ha deciso di ricorrere in appello, come ha dichiarato un portavoce della casa di Maranello: "Possiamo confermare che abbiamo appena dichiarato la nostra intenzione di appellarci contro la decisione dei Commissari Sportivi FIA riguardo al caso della Racing Point".

Nelle ore precedenti alla decisione di presentare ricorso, lo stesso Mattia Binotto era stato molto duro nel commentare l'episodio e la sentenza FIA: "Quello di oggi è un verdetto solo sui freni, che può aprire a una discussione su tutta la vettura. La nostra lettera alla Fia non riguarda solo le prese d’aria, ma l’intero concetto della vettura – ha dichiarato il Team Principal della Rossa – Quando a scuola uno viene sorpreso a copiare, non viene punito solo lui ma finisce in castigo anche chi gli ha passato il compito sotto banco. In F1 con il caso Racing Point non è successo. Quindi questa sentenza non ci convince".

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