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Ferrari senza Binotto a Istanbul, in ‘smart working’ per il GP della Turchia: “Resta a Maranello”

Mattia Binotto non sarà presente a Istanbul per il GP della Turchia. Il team principal della Ferrari resta a Maranello per lavorare sul lavoro di sviluppo della monoposto del Cavallino per il Mondiale di Formula 1 2022. Nel week end turco inoltre si è deciso di montare la quarta Power Unit stagionale sulla SF21 di Carlos Sainz (e prendere quindi la conseguente penalità) pur non essendo costretti. Due indizi che fanno pensare al fatto che la scuderia italiana abbia deciso di sacrificare la parte finale della stagione in corso per concentrarsi solo sul prossimo campionato F1.
A cura di Michele Mazzeo
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La Ferrari è ormai concentrata esclusivamente sul Mondiale di Formula 1 2022. Nelle sei restanti gare dell'attuale stagione proverà comunque a togliersi qualche soddisfazione e prendersi il terzo posto nella classifica Costruttori, attualmente occupato dalla McLaren, ma tutti gli sforzi sono concentrati sul lavoro per la monoposto del prossimo anno, quella che, in seguito alla rivoluzione regolamentare e tecnica, dovrebbe riportare il Cavallino a lottare per la vittoria.

Va letta in questo senso l'introduzione della quarta power unit stagione sulla SF21 di Carlos Sainz che costringerà il pilota spagnolo a partire dal fondo della griglia di partenza nella gara del GP di Turchia. A differenza di Leclerc, che ha montato il quarto motore a Sochi, il 26enne madrileno ha ancora a disposizione tutti e tre i propulsori consentiti dal regolamento, ma in casa Ferrari si è comunque deciso di montare la PU con il nuovo sistema ibrido (prendendosi dunque la penalità) per aumentare il flusso di dati a disposizione su questo componente in vista del lavoro di sviluppo per il 2022.

E allora perché sacrificare una gara in cui si può colmare il gap in classifica rispetto alla McLaren montando un motore che "non fa la differenza", almeno secondo il monegasco, e beccarsi una penalità? Secondo diverse fonti infatti la squadra di Maranello si fiderebbe più di Carlos Sainz che di Charles Leclerc con lo spagnolo che sarebbe diventato il punto di riferimento dello sviluppo tecnico della scuderia (cosa che sarebbe diventata anche motivo di attrito tra il monegasco e il team principal Mattia Binotto sfociato poi nella lite nel paddock durante il week end del GP di Monza). Alla luce di ciò appare evidente che gli sforzi della Ferrari siano rivolti al 2022, anche a rischio di sacrificare la fase conclusiva della stagione in corso e la rincorsa alla McLaren per il terzo posto nel Mondiale costruttori.

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Nella stessa ottica va letta anche l'assenza del team principal della Ferrari a Istanbul per il GP della Turchia annunciata dal Cavallino: "Mattia Binotto non sarà fisicamente presente al Gran Premio di Turchia. Come è già avvenuto in diverse occasioni lo scorso anno, il Team Principal resterà nel quartier generale di Maranello per concentrarsi sul lavoro di sviluppo della monoposto della prossima stagione – si legge infatti nella nota diffusa dalla Ferrari – ma seguirà tutte le sessioni e la corsa dal Remote Garage, in continuo collegamento con la squadra all’Istanbul Park".

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