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F1, Racing Point contro Renault: “Il ripartitore di frenata non è regolare”

La scuderia di Enstone ha presentato reclamo ufficiale dopo il GP del Giappone, sostenendo che le monoposto di Ricciardo e Hulkenberg disporrebbero di un modulatore automatico in grado di sfruttare i dati GPS.
A cura di Valeria Aiello
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Daniel Ricciardo / Getty
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Al termine del GP del Giappone di Formula 1, il team Racing Point ha presentato un reclamo ufficiale contro la Renault per una presunta irregolarità legata ai freni delle monoposto di Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg. Secondo la scuderia di Enstone, le R.S.19 disporrebbero di un ripartitore di frenata in grado di sfruttare i dati GPS per agire automaticamente in funzione della posizione, un utilizzo vietato dal regolamento tecnico del campionato che prevede invece che il ripartitore venga gestito manualmente dai piloti.

Racing Point contro Renault

Il reclamo, un dossier di dodici pagine, è stato accolto dagli Steward della FIA che hanno ritenuto ammissibile il ricorso. Di conseguenza, le unità di controllo elettronico e i volanti utilizzati da Ricciardo e Hulkenberg nella gara di Suzuka sono stati sigillati e sequestrati in attesa di nuove indagini. “Dopo aver ricevuto la protesta del team Racing Point F1 contro Renault in merito a un presunto utilizzo sulle monoposto numero 3 e 27 di un sistema di regolazione della ripartizione del freno in base alla posizione – si legge nel comunicato ufficiale della FIA – , gli Steward hanno convocato e ascoltato i rappresentati di entrambe le squadre e un rappresentante dell’ufficio tecnico FIA, ritenendo che il reclamo soddisfi tutti i requisiti dell’art. 13 del Codice sportivo internazionale ed sia quindi ammissibile”.

Il delegato tecnico della FIA è stato inoltre incaricato di “condurre un’analisi dettagliata di hardware e software, e di raccogliere i dati associati per fornire una relazione scritta da sottoporre ai commissari sportivi che valuteranno le eventuali infrazioni tecniche descritte nel reclamo”. Nello svolgimento dell’indagine, il tecnico FIA potrà avvalersi di consulenze esterne e delle informazioni fornite dai rappresentanti dei team Renault e Racing Point F1.

Renault prepara la difesa

Poco dopo la nota della FIA, è stato il team Renault a rilasciare una sua dichiarazione: “I rappresentanti del team si sono incontrati con i commissari sportivi di Suzuka ma, a causa della complessità del dossier di 12 pagine preparato dal team Racing Point F1, hanno definito che la questione verrà affrontata in un altro incontro che avrà luogo in una data da destinarsi”.

Il team Renault F1 – prosegue la scuderia francese – intende utilizzare questa attesa per preparare un dossier molto dettagliato nel quale difendere rigorosamente la propria posizione. Il risultato del Gran Premio del Giappone resta ancora valido”. In ogni caso, la questione si prospetta lunga e complicata, dal momento che, oltre alla grave accusa mossa dai tecnici di Lawrence Stroll, per arrivare a una decisione bisognerà attendere che la valutazione affidata al rappresentante dell’Ufficio Tecnico della Fia sia completa affinché venga fissata la data dell’incontro in cui verrà sottoposta al giudizio dei commissari sportivi.

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