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F1, gomme distrutte a Silverstone: le responsabilità tra la Pirelli e i team

Nel finale del Gran Premio di Gran Bretagna hanno avuto enormi problemi con le gomme Bottas, Sainz e Hamilton. Viene da chiedersi chi abbia sbagliato? Se la Pirelli che non ha consigliato ai team di non andare oltre un numero di giri o le stesse scuderie che, come al solito, hanno cercato di superare il limite.
A cura di Alessio Morra
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Il Gran Premio di Gran Bretagna ha avuto un finale sorprendente. Negli ultimi tre giri è successo di tutto. Bottas e Sainz hanno avuto seri problemi con le gomme e hanno vanificato così delle ottime gare, Lewis Hamilton ha bucato all’ultimo giro, ma è riuscito ad arrivare in modo vincente al traguardo su tre ruote. Un’impresa. A motori spenti, però, va tutto analizzato. Perché, al di là dello spettacolo e delle emozioni, è successo qualcosa di incredibile, seppur non nuovo, che non sarebbe dovuto succedere.

Hanno osato troppi le scuderie o ha sbagliato la Pirelli

Chi ha sbagliato tra i team e la Pirelli? Quasi impossibile rispondere a questa domanda. Senza dubbio aiuteranno gli esami delle gomme distrutte, ma è altrettanto vero che in molti casi la verità sta nel mezzo. La Pirelli avrebbe, molto probabilmente, potuto suggerire di non forzare troppo, di non andare fino al limite, ma i team potevano decidere di utilizzare una strategia maggiormente prudente. Viene da chiedersi piuttosto come mai entrambe le Mercedes hanno avuto questo problema? E perché solo Sainz è finito ko, mentre Norris, l’altro pilota della McLaren ha chiuso regolarmente la gara. Forse è stato così perché Hamilton, Bottas e Sainz hanno spinto troppo a differenza di piloti che invece hanno gestito con più parsimonia le proprie gomme.

La versione della Pirelli

Mario Isola, responsabile Formula 1 di Pirelli, ha commentato ai microfoni di Sky i problemi dei piloti Mercedes e di Sainz e ha spiegato che dovrà essere fatta un’attenta analisi delle gomme, ma ha anche ricordato che Grosjean ha effettuato 36 giri con gli stessi pneumatici. In questi casi però si sa che il problema giunge improvvisamente e per questo per evitarlo sarebbe stato più prudente fermarsi con qualche giro d’anticipo:

Dobbiamo valutare perché se si tratta di un problema di usura non riusciremo a metterlo a posto con un cambio delle mescole mentre se il problema sono stati i detriti è una cosa diversa. Ora valutiamo, quindi capiremo se la scelta morbida per il prossimo GP sarà da rivalutare. Se i team hanno rischiato? Nessuno nel venerdì di libere, a causa di una bandiera rossa, è riuscito a fare uno stint di 40 giri. Ma abbiamo analizzato le gomme di Grosjean e dopo 36 giri erano completamente a zero, questo è un dato di fatto. C'erano dei limiti e quest'oggi ci siamo avvicinati molto ai limiti.

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