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Perché non sapremo mai come sta davvero Michael Schumacher 10 anni dopo l’incidente di Meribel

Dieci anni di silenzio sulle condizioni di Michael Schumacher dopo l’incidente sugli sci di Meribel: perché non ci sono notizie ufficiali e per quale motivo non ci sarà mai una risposta alla domanda “Come sta oggi l’ex pilota di Formula 1?”
A cura di Michele Mazzeo
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Sono trascorsi esattamente dieci anni dall'incidente sugli sci a Meribel (su cui recentemente sono spuntati nuovi sospetti) che ha dato inizio al lunghissimo calvario del mitico pilota di Formula 1 Michael Schumacher e le notizie sul suo stato di salute sono ancora oggi pochissime, del tutto nulle quelle diramate dalla sua famiglia. Dal 29 dicembre 2013 è stato infatti imposto uno strettissimo riserbo sulle condizioni del leggendario driver della Ferrari tanto che l'ultimo comunicato ufficiale a riguardo risale al momento in cui, svegliatosi dal coma, il tedesco è stato portato in Svizzera dapprima in una clinica e poi nella sua villa di Gland. Un silenzio imposto anche a quelle pochissime persone che, oltre ai familiari più stretti, possono far visita al sette volte campione del mondo.

La moglie Corinna che per tutto questo tempo si è dedicata anima e corpo alle cure del marito ha difatti stabilito delle rigidissime regole per quel che concerne la divulgazione di news che non impongono eccezioni e che, come dimostra l'intervista dell'amico Luca Badoer rilasciata a noi di Fanpage, devono essere rispettate anche dalle tre persone che ancora oggi possono fare visita al quasi 55enne (lì compirà il prossimo 3 gennaio). Un silenzio riguardo alle condizioni di salute di Michael Schumacher lungo 10 anni all'apparenza inspiegabile ma dietro il quale invece c'è un motivo ben preciso rivelato di recente dall'avvocato che dal 2008 si occupa di tutelare legalmente l'ex pilota di Formula 1 e la sua famiglia per quel che riguarda le questioni legate proprio ai media e alla stampa.

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Come sta Michael Schumacher oggi: perché non avremo mai una risposta a questa domanda

A dieci anni di distanza dall'incidente avvenuto sulle Alpi francesi siamo dunque ancora qui a chiederci: "Come sta Michael Schumacher oggi?". Una domanda dettata dalla curiosità di tutte quelle persone che hanno amato e non hanno mai dimenticato il sette volte campione del mondo di Formula 1. Una domanda a cui però non si è mai avuta e non avremo mai una risposta ufficiale. E il motivo di questo silenzio adesso è pubblico.

Lo ha infatti spiegato l'avvocato Felix Damm in un'intervista a Legal Tribune Online nella quale ha rivelato che cosa ha spinto la moglie Corinna a smettere di dare aggiornamenti ufficiali sulle condizioni del marito:  "Con l'incidente, la pressione dei media è ovviamente aumentata drasticamente. Per allentare la pressione, durante gli incontri con la stampa fornimmo le prime informazioni generali sulla salute di Michael, quindi contenuti classificati come legati alla privacy. Ma poi, siccome in linea di principio nessuno può rivendicare la riservatezza di fatti che lui stesso ha volontariamente divulgato al pubblico, più volte nei procedimenti giudiziari ci trovammo a dover affrontare il tema dell'autodivulgazione" ha difatti spiegato il legale scelto da Michael Schumacher già cinque anni prima dell'incidente di Meribel per tutelare la sua privacy e quella della sua famiglia.

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A quel punto ci si è resi conto che bisognava a tutti i costi tutelare la privacy del leggendario pilota di Formula 1 per non incorrere nuovamente in quelle beghe legali: "Si trattava dunque di proteggere la privacy. Naturalmente, abbiamo discusso molto su come farlo. Abbiamo anche valutato se un ultimo resoconto sulla salute di Michael potesse essere la strada giusta per farlo. Ma la cosa non sarebbe finita lì, anzi ciò ci avrebbe poi costretto a costanti aggiornamenti sulle sue condizioni perché non sei tu a decidere quando l'attenzione dei media sulla vicenda calerà. A quel punto avremmo dato agio affinché uno, due, tre mesi o anche anni dopo il comunicato tornassero a chiedersi: ‘E come sta oggi?'.

E nel caso in cui avessimo voluto agire contro le speculazioni ci saremmo nuovamente andati a scontrate con il tema dell'autodivulgazione volontaria" ha infine chiosato l'avvocato Felix Damm spiegando perché si è deciso di non fare più nessuna comunicazione ufficiale riguardo alle condizioni del leggendario pilota della Ferrari e, indirettamente, anche perché la domanda "Come sta oggi Michael Schumacher?" non troverà mai una risposta ufficiale.

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Cosa sappiamo delle condizioni di Michael Schumacher nonostante il silenzio della famiglia

Nonostante lo strettissimo riserbo della famiglia in questi dieci anni qualche notizia sul driver tedesco è trapelata e mettendo insieme i tasselli di questo puzzle è possibile dare una risposta approssimativa alla domanda "Come sta Michael Schumacher oggi?". Sappiamo difatti che il sette volte iridato dopo la caduta mentre sciava con il figlio Mick a Meribel ha subito due delicatissime operazioni alla testa all'ospedale di Grenoble, poi è stato per un lungo periodo in coma, quindi, dopo essersi svegliato, è stato traferito per qualche tempo in una clinica privata di Losanna e infine ha fatto ritorno a casa, nella villa di Gland, sul Lago di Ginevra, in Svizzera, dove ha vissuto fino ad oggi insieme alla moglie Corinna e ai figli Gina-Maria e Mick venendo però tenuto sotto osservazione da una nutrita equipe medica specializzata che lo monitora costantemente.

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Sappiamo anche che Michael Schumacher non riesce a parlare ma riesce a comunicare con gli occhi, che guarda in televisione le gare di Formula 1 ma che non sempre riconosce le persone che ha intorno. E, come hanno confermato sia la moglie Corinna (in occasione del documentario Netflix sulla vita sportiva del marito) che più recentemente il suo ex team manager ai tempi della Ferrari Jean Todt e anche il fratello, anch'esso ex pilota F1, Ralf Schumacher, sappiamo che Michael è cosciente ma è molto diverso rispetto a quello che abbiamo ammirato ai tempi della Formula 1 con il giornalista svizzero Roger Benoit, decano del paddock del Circus e amico di Schumi, che si è addirittura spinto a definirlo "un caso senza speranza".

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Perché solo tre persone possono far visita oggi a Michael Schumacher

Legata alla privacy e alla possibile fuga di notizie sulle condizioni di salute di Michael Schumacher è anche la decisione presa dalla moglie Corinna di ridurre drasticamente il numero di persone che oggi possono andare a far visita al sette volte campione del mondo di Formula 1. Oltre ai familiari strettissimi, sono soltanto tre le persone che possono vedere dal vivo l'ex pilota tedesco: il già citato Jean Todt, l'ex collaudatore Ferrari, nonché grande amico di Schumi, Luca Badoer e la storica ufficio stampa del Kaiser Sabine Khem che gestisce anche la fondazione benefica intitolata a Michael Schumacher. Una decisione presa dunque per limitare al minimo le possibilità che vi siano divulgazioni volontarie di notizie sullo stato di salute del tedesco ed evitare spiacevoli speculazioni come accaduto quando un vecchio amico della famiglia Schumacher scattò delle foto di nascosto per tentare poi di venderle.

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